L'Emilia-Romagna si conferma ai vertici dello sviluppo del settore videoludico italiano. Nello specifico promuove per il terzo anno consecutivo, un interessante progetto denominato Mauro Felicori, Assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione Emilia-Romagna e Rosa Grimaldi, Delegata del Sindaco di Bologna alle Industrie Culturali e Creative sono promotori in prima persona di un'iniziativa che mette a disposizione verso 4 start up o progetti innovativi, un contributo fino a 30 mila euro ciascuno, un aiuto sulla logistica e un percorso di accelerazione su misura per sviluppare idee di videogiochi in un'ottica di commercializzazione del prodotto. Il commento all'iniziativa di Grimaldi: “Il Comune di Bologna è impegnato da anni per la crescita del settore videoludico. I videogiochi sono uno strumento di innovazione, creano posti di lavoro qualificati e rappresentano un asset importante per la città di Bologna”. Gli fa eco l'Assessore regionale Felicori che afferma: “Bologna Game Farm regala all'Emilia-Romagna e al suo capoluogo una soddisfazione dopo l'altra, per come sa incontrare le ambizioni produttive dei giovani che hanno scelto il game come propria area di attività”. Di sicuro, il settore dei videogiochi in Emilia-Romagna può rappresentare un elemento di crescita economica del sistema produttivo regionale promuovendo la cultura nonché la socializzazione e inclusione a tutti gli attori dell'ecosistema in essere.
Nelle ultime ore sono stati comunicati i quattro progetti vincitori che permetteranno a tre start up e un progetto innovativo, un percorso di crescita dedicato a partire da Gennaio 2024. Un coaching gestito da Iidea Italian Interactive Digital Entertainment Association, l'associazione di categoria dell'industria dei videogiochi che rappresenta i produttori di console, editori e sviluppatori di videogiochi operanti in Italia, seguirà passo passo l'evoluzione dei progetti dai punti di vista software, creativo, di orientamento al mercato e di consolidamento della struttura imprenditoriale. Il tutto nella speranza di portare i promotori alla sottoscrizione dei primi accordi di publishing. A intraprendere il nuovo cammino di formazione e sviluppo ci sarà la BitNine Studio di Forlì con con “Terrorbane Viral”. Luca Spazzoli e Matteo Leoni hanno ideato un videogioco in cui il giocatore dovrà lottare su un computer assalito da una misteriosa ondata di programmi malware e virus che ne vogliono prendere il controllo totale. Ci sarà anche Floriano Lapolla di Bologna con “Kai” un videogioco di avventura/esplorazione con elementi strategici di gestione delle risorse. Un progetto che risente della sensibilità ambientalista del suo ideatore. Un posto di priveligo anche per altri due bolognesi. Michele Furia ha ideato “Block Number 5”, un gioco di ruolo con un gameplay che lascia libertà di movimento, a tema graffiti, street art e cultura Hip Hop. Paolo Zito invece con “Sliding Hero” ha presentato un’avventura puzzle dove il giocatore per uscire da un misterioso labirinto dovrà scoprirne i segreti interagendo con personaggi ispirati dalla tradizione delle maschere italiane. Quattro progetti interessanti che potranno creare i presupposti verso la partecipazione alle principali fiere internazionali di settore e trovare nuovi finanziatori per il grande salto verso il futuro del videogioco nostrano.