Luis Sal, chi ci avrebbe mai scommesso due lire? La metà creativa di Muschio Selvaggio non ci sta a passare per mero orpello di Federico Lucia e, davanti alle ultime parole di Fedez che gli contestava di essere sostanzialmente sparito dal podcast senza dare spiegazioni, risponde con un video di quattro minuti e trentatrè secondi. In cui rende evidente da che parte stare. In molti, nel tempo, hanno litigato con il 50 % dei Ferragnez. Nessuno, finora, aveva mai avuto il fegato di scontrarcisi così a viso aperto. Basti pensare che Sal ha postato la sua video-risposta sul canale di Muschio Selvaggio, all'insaputa di Fedez. Praticamente, una radio pirata. L'eroe che ci meritiamo. E anche quello di cui abbiamo bisogno. Ma andiamo a scavare nel dettaglio di questo capolavoro di comunicazione, di questo KO da orgasmo multiplo.
"Eccomi qui", sintetico fin dal titolo, ecco Luis Sal partire dalle origini del male: ossia le fondamenta su cui si sarebbe dovuto basare il podcast Muschio Selvaggio. In poche parole, non una promo all'ego di Fedez (già di suo leggermente sovraesposto), ma un'oasi felice in cui i contenuti sarebbero stati più importanti di chi li intavolava. Fondamenta che Fedez, di puntata in puntata, avrebbe divelto, trasformando il progetto nel corrispettivo di un'autopompa idrovora. Luis Sal, nel frattempo, non si compiaceva dell'andazzo. E nemmeno i fan del Muschio: sempre più commenti, infatti, vertevano, a mò di sfottò, su quanto e come Federico Lucia interrompesse gli ospiti per parlare di... se stesso. Questo viene detto da Luis nel video. Ed è anche una cosa verissima, anzi, oramai un meme. Eccolo qua:
Ai più maligni piacerà pensare che questa insistenza sul "qui" da parte di Sal ("Eccomi qui! Dove sono? Qui!") possa o voglia lasciar intendere qualche sottotesto (dove si trova Luis, di chi è quella casa?) interessante. Ma non possiamo saperlo, quindi ci limitiamo ai fatti. Nei fatti, Luis Sal ha "rotto" Fedez con garbo e precisione chirurgica. Nonché portando all'attenzione dei fan del canale, su cui ha caricato "abusivamente" il feral video, la sua versione. Ed è ben difficile non ritrovarcisi.
Picco di potenza il momento in cui precisa come lui si sia piegato al volere di Fedez, cercando di portare avanti un progetto oramai deformato rispetto a quello che doveva e poteva essere. Appena glielo fa notare (durante Sanremo, evento che Sal non avrebbe voluto coprire), Federico Lucia per prima cosa "chiama la mamma" (sua manager). Poi, silenzio tombale. Fino a un tentativo di infliggergli un messaggio di scuse (scritto da terzi) da recitare in separata sede per giustificare la sua assenza dal podcast e scomparire in una nuvoletta di imbarazzo (dopo avergli ceduto il 50 % delle quote e firmato un nda in cui avrebbe garantito di starsene zitto vita natural durante su come fossero andate davvero le cose). Non osiamo nemmeno immaginare (e forse neanche saremmo in grado di contare) la cifra proposta da Federico Lucia per questa epurazione. Quello che sappiamo, però, è che Luis Sal ci si è pulito le terga, scegliendo invece la strada dell'anarchia.
Fedez ha sostanzialmente fatto i conti senza l'host. Abituato a lacché e personaggi vari che gli stanno intorno assecondandolo sempre e comunque, non si sarebbe mai aspettato che qualcuno potesse rifiutare la prestigiosissima posizione di essere un suo chihuahua in pochette. Eppure, Federico Lucia, preso singolarmente, è poco più di aria compressa. Lo si evince dalla serie Prime Video The Ferragnez, in cui la moglie giostra ogni secondo della sua vita (fino alla selezione, tassativa, delle parole che tenta di usare per esprimersi). Come anche dalla moria della carriera musicale che ha sta facendo agonizzare fin qui. Con Rovazzi a fargli i video e J-Ax a scrivergli i testi, la musica era ben diversa. Quando i due (ora rappacificati col soggetto) se l'erano date e gambe per le eccessive incursioni di Madama Ferragni (e, pare, per questioni di cash), Fedez con le sue sole forze mise in piedi un disco, Paranoia Airlines, di cui si trovò "costretto" a interrompere il tour a un passo dalla data all'Arena di Verona (mai più recuperata, una prece). Mentre sui social veleggiavano foto di palazzetti mestamente semivuoti.
E allora famo i tormentoni, si sarà detto. E li ha fatti, e li fa con successo (gli amici di un tempo sono tornati, grazie al cielo!). Ma, intanto, ha sciorinato ai follower, quindi al mondo intero, tutta la manfrina dell'ansia da palco, perfino quando, durante la pandemia, è stato tra gli unici 20 artisti o poco più che hanno avuto la benedizione di potersi esibire. Per altro, a teatro vuoto. Contento? No. Sudatissimo e con tanto di braccialetti contro l'ansia. Come se un idraulico vi entrasse in casa in iperventilazione perché le tubature gli fanno paura. Dove lo mandereste? Esatto. "Eh, ma io mi sento più a mio agio come imprenditore", ha ripetuto più volte sia nella prima che nella seconda stagione di The Ferragnez, corroborando una narrazione che lo dipingeva sempre più lontano dalla musica e maggiormente adeso al settore di uno che ha fatto la Bocconi. Ah, che variabile di Gauss!
Luis Sal con questo video coraggioso e strafottente il giusto, dimostra di non essere uno che chiama la mamma. Invischiato in beghe legali che ci auguriamo possa risolvere presto, dice chiaramente a Fedez che non ha voglia di "giocare". A lui le cose piace farle, con buona pace delle pantomime di potere e della soggezione che la (pre)potenza di Federico Lucia potrebbe o dovrebbe mettergli da copione. Luis va incontro a un frontale sicuro, dando l'impressione di divertirsi pure. E che, così facendo, smantella il muro su cui andrà a schiantarsi. Che disco paradise!
Da tutto ciò emerge, tra le altre cose, che, come la storia ha già insegnato al 50 % dei Ferragnez, "esso" dovrebbe trovare il modo di trattare un filo meglio i propri collaboratori. Perché senza di loro, si alza il sipario sul niente artistico e creativo che in realtà è (sempre stato). Ouch. Nella speranza che #FedezChiamaLaMamma diventi hashtag virale. Entro ieri. Qualcosa di così vero e brutalmente onesto non si vedeva dai tempi del Truman Show. Sentitamente ringraziamo.
Peccato che la querelle si stia allungando. E come tutte le querelle in questo mondo si finisce per parlare, inevitabilmente, di soldi. Fedez vuole dargli una lezione attraverso le sue stories ma con la flemma dei nonnetti paternalisti, dimostrando ancora una volta che è più lui a perderci da questo allontanamento che non Luis. “Facciamo finta che tu sia la vittima e io il carnefice, però Luis siamo delle persone adulte. Quando si ha una società non si può andare via rompendo il giochino e sbattendo la porta perché ‘Oh, mio Dio, mi sono stufato’. Perché tu da quando hai deciso di abbandonare il podcast, hai smesso di pagare gli stipendi di persone che non sono multimilionari come te e come me. Hai smesso di pagare gli affitti, hai lasciato dei debiti nei miei confronti e nonostante questo continui a guadagnare soldi dalle visualizzazioni senza fare un cazzo”. Ma Luis gli ha risposto "per le rime", anzi con i versi di un libretto d'opera: "La calunnia è un venticello...".