Dopo cinque anni Gad Lerner ha lasciato Il Fatto Quotidiano. “Voglio ringraziare i colleghi della redazione per questi cinque anni trascorsi insieme. Negli ultimi tempi ho sentito crescere la mia distanza dalla linea del giornale, soprattutto per l’indulgenza - a mio parere - mostrata di fronte all’ascesa delle destre nazionaliste e fascistoidi: da Trump a Putin fino a casa nostra” ha scritto il giornalista in una lettera. “Ciò non diminuisce di una virgola il mio apprezzamento per l’indipendenza del giornale e per la sua capacità di dare notizie scomode. Ho ringraziato il direttore per la libertà di cui ho goduto e vi saluto tutti con affetto”. La notizia l’abbiamo data anche noi di MOW e oggi, su Il Giornale, a dedicare un articolo a Gad Lerner è Luigi Mascheroni, titolando “Vieni da noi, Gad!”. “In effetti ultimamente ci era sembrato che Il Fatto Quotidiano fosse migliorato. Ma non capivo perché. Poi ieri abbiamo letto l’amaro sfogo del collega e amico Gad Lerner che in un post spiegava che da un mese non scrive più sul giornale e ha deciso di lasciarlo. Che peccato!”.
E Mascheroni si è chiesto: chi è più democratico? “Il Fatto che permette a Lerner di esprimere la sua opinione pur se in contrasto con la linea editoriale o Lerner che non accetta la linea editoriale e pretende che tutti la pensino come lui?”. Ed ecco che, sul finire dell’articolo, è arrivata la proposta: “Vieni al Giornale! Siamo sempre stati critici con Putin. Tiriamo spesso le orecchie a Trump. Condanniamo Hamas e se è il caso siamo severi con Netanyahu. Certo, non possiamo garantirti tutti i benefici a cui sei abituato - yacht, elicotteri… - ma siamo un giornale liberale. Il posto giusto per te”. E ha concluso: "Dopo il Manifesto, l'Espresso, il Tg1, Repubblica, Vanity e La7, è ingiusto che un tale giornalista di razza scusa, di etnia) resti a spasso. Resisti Gad. Tieni duro. Il giornalismo, si sa, è un Lotta. Continua".
