Si è verificato un evento drammatico: c’è stata l’esplosione di una centrale idroelettrica del bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino Bolognese. Sono coinvolte dodici persone, di cui tre sono morte, sei disperse, e tre ferite. Enel ha spiegato che l'incendio ha interessato un trasformatore. Sembra fossero in corso lavori di manutenzione. I vigili del fuoco hanno detto che “l'incidente è sotto il livello dell'acqua. C'è parecchio fumo e fatichiamo a entrare nei locali”. L’esplosione sarebbe stata forse provocata da un incendio, che si sarebbe verificato a circa trenta metri di visibilità. Le operazioni di soccorso sono molto complicate ed è impossibile, al momento, ipotizzare le cause certe dell'incidente, motivo per cui saranno fondamentali le testimonianze di chi era sul posto. Enel Green Power, la società del gruppo Enel che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di generazione di energia da fonti rinnovabili, ha fatto sapere di “aver tempestivamente attivato tutte le necessarie misure di sicurezza come da procedure interne per garantire il corretto svolgimento delle procedure di evacuazione a tutela del proprio personale”.
Oltre a ciò, Enel ha detto di essere in stretto coordinamento con i Vigili del Fuoco e le autorità competenti. È prontamente intervenuto sui social il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Seguiamo con estrema preoccupazione le notizie provenienti da Suviana. Sono in stretto contatto col sindaco di Camugnano e il Comandante dei Vigili del Fuoco. La vicepresidente Irene Priolo sta raggiungendo il luogo dell'esplosione. Abbiamo attivato le strutture di Protezione Civile, a disposizione dei Vigili del fuoco e delle Forze dell'ordine impegnate nelle operazioni di salvataggio”. I locali dove è avvenuta l'esplosione si trovano al livello meno nove e, come aggiunge il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici “sono sommersi, secondo le indicazioni di chi è sceso lungo il condotto. C'è molto fumo per accedere ai locali, stiamo provando a smaltirlo anche per abbassare le temperature, poi quando arriveremo al piano dell'incidente potremo fare i conti con maggiore precisione, anche dopo aver contattato il responsabile Enel. Al momento, non si sa ancora da cosa sia dipeso l'evento: a quei piani ci sono i trasformatori, ma in assenza di qualche testimonianza non si può dire quale sia la causa”.
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