Le auto elettriche continuano a far discutere, ma soprattutto a far dubitare del futuro. Un futuro disegnato quasi a tavolino e che prevede, almeno stando alle attuali politiche europee, la totale transizione entro il 2035. La mobilità su quattro ruote e non solo, quindi, è destinata a diventare a emissioni zero, e cioè eco-sostenibile (anche se su MOW abbiamo già visto che difficilmente sarà così); eppure, nonostante queste utopie che appaiono super vantaggiose, soprattutto per l’ambiente, nella realtà nulla rischia di essere così florido quanto pronosticato. A rivelarlo sono alcuni studi citati da Laura Della Pasqua de La Verità, studi che aumentano i punti di domanda che ruotano intorno a questo tema. “A sconsigliare l’acquisto di auto elettriche - rivela la giornalista - non sono solo i prezzi proibitivi, ma alcuni problemi relativi ai motori”, a questo punto si lega il peso eccessivo delle Ev (electric vehicle) che “comporta un’usura maggiore del manto stradale - e abbiamo visto le spese di queste riparazioni - e mette a rischio la tenuta di ponti e parcheggi multipiano, pensati per sostenere le più leggere auto tradizionali”. Insomma, La Verità fa luce su quelli che la British Parking Association definisce dei “danni «catastrofici»”…
Tutti stanno facendo marcia indietro sulle considerazioni dell’elettrico, l’ultimo dietrofront è quello dell’istituto bancario Goldman Sachs che ha rivisto le sue previsioni quasi utopiche, ma sono anche gli stessi produttori che cominciano a frenare sulla transizione. Forse il futuro green “nonostante l’intensa operazione di marketing”, sottolinea Laura Della Pasqua, nasconde alcuni “problemi importanti”. Messa da parte la questione dei prezzi d’acquisto troppo alti, soprattutto se confrontati con i listini delle auto tradizionali con motore termico, “l’ultimo problema emerso, coinvolgerebbe anche le amministrazioni pubbliche e le società di gestione delle strade”. Il grande dubbio riguarda il peso delle vetture green, questo elevatissimo a causa delle batterie agli ioni di litio presenti. Peso che, si legge su La Verità, “provocherebbe un’usura maggiore del manto stradale oltre a mettere a rischio ponti e parcheggi multipiano tarati per le vetture tradizionali”. L’allarme è stato lanciato originariamente dal Daily Telegraph, che “ha pubblicato una ricerca nella quale si dice che «non è affatto chiaro se le strade e i ponti riusciranno a far fronte ai veicoli più pesanti»”. Degli studiosi dell’Università di Edimburgo, invece, “hanno calcolato che potrebbe esserci tra il 20% e il 40% di usura stradale aggiuntiva associata ai veicoli a batteria rispetto a quelli a benzina e diesel; e inoltre, il peso maggiore delle automobili, fa sapere ancora La Verità, rischia seriamente di compromettere la sicurezza degli attuali guardrail, che, scrive Della Pasqua, “non sono all’altezza delle nuove auto elettriche”. Altro dramma: “L’usura dei pneumatici delle auto a spina, maggiore delle endotermiche”. Il dato riportato dal quotidiano diretto da Maurizio Belpietro arriva da un’analisi condotta dalla società J.D.Power, la quale avrebbe “rivelato che i proprietari di veicoli elettrici puri e ibridi plug-in hanno riscontrato molti più problemi rispetto a quanto visto nelle auto endotermiche. Tra questi c’è il degrado rapido dei pneumatici […] che soffrono pure del maggior peso dovuto alle batterie”, ma la causa sarebbe anche della “coppia istantanea”. E poi, il meteo può essere un fattore?
Secondo quanto riportato dalla giornalista Laura Della Pasqua, “le Ev soffrono anche le temperature estreme. Gli accumulatori agli ioni di litio […] funzionano al meglio a temperature comprese tra 20 e 25°C”. Troppo calore, infatti, a quanto pare rischia di causare il rapido deterioramento dei componenti elettronici e un calo delle prestazioni. E nemmeno il troppo freddo sembra essere un toccasana per le auto elettriche: “Lo scorso inverno - riporta Della Pasqua - i bus elettrici a Oslo si sono bloccati a causa delle basse temperature”. Inoltre, La Verità parla anche del rischio di incendio del motore elettrico, che “non sarebbe domabile dai sistemi di sicurezza a bordo”. E a proposito di sicurezza, un altro problema riscontrato con le vetture green riguarda quello “dell’accelerazione più intensa del normale”, come definita nell’articolo de La Verità, che quindi “potrebbe essere pericolosa. La compagnia assicurativa Axa - infatti - […] afferma che i conducenti di auto elettriche hanno il 50% in più di incidenti rispetto a quelli che guidano vetture con motori a combustione”, e poi bisogna tenere conto anche dei “problemi legati al sistema di illuminazione. I malfunzionamenti dell’impianto elettrico - rivela Della Pasqua - non sono così rari e causano difficoltà nell’accensione dei fari e delle luci, determinando inconvenienti e rischi per la sicurezza stradale”. Tutto dipenderebbe anche dall’usura della batteria al piombo da 12 volt che serve per alimentare i servizi accessori quali serrature elettriche e illuminazione interna; e, riporta ancora La Verità, “secondo un sondaggio del sito americano Reddit […] sarebbe questo il vero tallone d’Achille (delle auto elettriche, ndr)”. Ma qualcuno ha mai considerato anche i costi di riparazione di queste vetture? A questo proposito Laura della Pasqua ha interpellato Davide Galli (presidente di Federcarrozzieri), secondo cui “i ricambi costano in media il 20-25% in più […] ma spesso è preferibile sostituire l’auto”.