Annamo a pijà un gelato nella nuova osteria di Zerocalcare a Garbatella? Negativo, ma che state a dì. Infatti, nonostante gli innumerevoli titoloni su tutti i giornali, il fumettista romano non sta per aprire nessun locale. A confermarlo lo stesso Michele Rech in una storia pubblicata sul suo profilo Instagram: “Comunque per chi me lo chiede non sto a aprì un’osteria, per evidenti lacune gastroimprenditoriali”. E chiarisce: “Ho pigliato una quota in un posto che aprirà perché mi andava di contribuire e di dare una mano a un progetto che vede coinvolti amici e amiche mie e gente di cui mi fido”. Non ci sarà quindi Zerocalcare alla direzione dell’osteria, ma sarà invece uno dei soci finanziatori. Ma facciamo un passo indietro, di che progetto si tratta? L’osteria, che sta per aprire nel cuore di Roma, vedrà coinvolti lo chef Antonello Magliari, e i cuochi Stefania Pinto e Francesco Cianciarelli. Il menù? Non preoccupatevi, niente plumcake o latte e biscotti in stile Zerocalcare, ma un tripudio di sapori e odori con i piatti tipici della cucina romana (tutto calcolato), ma non mancheranno anche delle sfiziosità abruzzesi e pugliesi. Ad ora si prevedono 25 posti in sala con apertura solamente a cena, con il via segnato dall’aperitivo alle 18. Tutto, nemmeno a dirlo, rigorosamente alla romana.
Ma c’è molto di più: una collaborazione con La Casa delle donne Lucha y Siesta, rifugio punto di riferimento per il contrasto alla violenza di genere. Un luogo irrinunciabile. Nel locale, che aprirà a piazza Sauli il prossimo primo settembre, lavoreranno infatti proprio le donne vittime di violenza ospiti della struttura. La missione sociale c’è, e con Zerocalcare di mezzo non sarebbe potuto essere diversamente. Un’occasione che arriva esattamente nel momento in cui la Regione Lazio vorrebbe chiudere la casa e metterla a bando. Il progetto è stato raccontato dallo chef Magliari: “Abbiamo subito accolto e condiviso l’idea di Michele Rech: aprire una vera osteria romana in uno dei quartieri più autentici di Roma ma anche creare le condizioni per essere utili dal punto di vista sociale. In questa osteria chi verrà con la speranza di incontrare Zerocalcare che serve ai tavoli o che sta seduto con qualche amico del mondo del cinema o della musica, rimarrà deluso". C’è davvero qualcuno che ha pensato che l’avremmo visto servire ai tavoli? L’unica speranza, lo ammettiamo, è quella di vedere inserita nel menù la “pizza sto cazzo”, raccontata da Zerocalcare nella sua serie Netflix Strappare Lungo i bordi: “Chi di voi non ha mai passato minuti interminabili a scegliere tra una classica margherita e una pizza ‘sto cazzo’? Non avete mai avuto una botta di vittimismo?”. Noi di MOW siamo fiduciosi, e il primo settembre saremo ovviamente tra i clienti del giorno d’apertura. Daje.