L'interrogatorio di garanzia per Matteo Di Pietro, lo youtuber agli arresti domiciliari indagato per omicidio stradale aggravato e lesioni, è atteso in queste ore. Il ragazzo era alla guida della Lamborghini coinvolta nell'incidente che è costato la vita al piccolo Manuel, bimbo di soli 5 anni. Pochi giorni fa il gip Angela Gerardi ha disposto gli arresti domiciliari per Di Pietro, sottolineando che al momento dell’impatto l’auto stesse viaggiando a oltre 120 chilometri orari, e che le telecamere utilizzate per le riprese al momento risultino sparite: “Di Pietro aveva noleggiato il Suv Lamborghini con l'unico ed evidente fine di impressionare e catturare l'attenzione di giovani visitatori del web per aumentare i guadagni della pubblicità, a scapito della sicurezza e della responsabilità e di conseguenza a procedere a una velocità superiore ai limiti indicati. Tanto più che alcuni dei passeggeri presenti all'interno della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità che percepivano eccessiva rispetto al limite dei 50 km/h”.
Ed è proprio sull’eccesso di velocità, 124 km/h, che si sarebbe creato uno strappo tra gli amici e lo stesso Di Pietro, le cui testimonianze sono state fondamentali per l'arresto del giovane. Gli amici gli avrebbero consigliato di essere prudente, consigli che a quanto pare non avrebbe ascoltato. Vito Loiacono, youtuber seduto sul posto lato passeggero al momento dell’incidente, ha fin da subito preso le distanze da quanto accaduto: "Il trauma che sto provando è indescrivibile, ci tengo solo a dire che io non mi sono mai messo al volante e che sto vicinissimo alla famiglia della vittima”.