Ma Fabio Fazio che censura Patrick Zaki a “Che tempo che fa” com'è messo? Zaki, liberato dal carcere in Egitto grazie al governo italiano, ha definito “serial killer” il premier israeliano Netanyahu e ha espresso solidarietà al popolo palestinese, che non vuol dire a Hamas. Basta essere pro Palestina e non essere pro Israele per essere pro Hamas? È una caz*ata, sarebbe come dire che chi parlava a favore dell'Italia negli anni Settanta fosse a favore delle Brigate Rosse. Però Zaki è stato crocifisso dalla stampa di destra e quindi Fazio, che non è un cuor di leone e lo doveva ospitare nella prima puntata del nuovo "Che tempo che fa" su Discovery, ha fatto slittare la sua presenza (invitando invece "per compensare" la senatrice sopravvissuta all'Olocausto Liliana Segre). E il Salone del libro, che dovrebbe essere la casa del pensiero critico, sta pensando di non invitarlo più nonostante l'uscita del suo libro per la Nave di Teseo.
Tutto questo fa orrore: il pensiero critico in Italia c'è sempre, ma vuol dire che ormai non riusciamo più a uscire dalla logica del tifo. Se non sei pro, sei contro, se non sei con me, sei contro di me per forza. Questa guerra, oltre a bambini e ragazzi, sta ammaz*ando definitivamente anche un pensiero più raffinato e un po' più logico. Ci vuole invece il ragionamento. Capito Fazio?
Qui sotto, ecco il "Pistoriale" su questo tema.