Federico Lucia, in arte Fedez. Divisivo, spesso fuori dalle regole, intransigente, figlio della periferia, irriverente, discutibile e a tratti capriccioso. Un ragazzo di strada, che non ha avuto l’infanzia e l’adolescenza di quella che per anni è stata l’altra metà della sua mela. Una donna della quale, secondo molti, è stato “solo” il marito. O il cortigiano. Ferragno, verrebbe quasi da dire. Bando alle ciance: passiamo alle parole e ai gesti, del rapper nel salotto di successo di Francesca Fagnani. È stato sincero? Ha mentito? Ne vedrete, o meglio, ne leggerete delle belle. Fino a quando non si è parlato della moglie e dell’affaire pandoro, il rapper si è avvalso di ironia e autoironia. Lo ha fatto smentendo le parole di Sara Tommasi sul pisello piccolo, lo ha fatto equiparandosi al pesce palla rispondendo alla canonica domanda “che belva si sente?”. Ma anche quando ha confessato di aver simulato l’intervista davanti alla madre Tatiana. In quei frangenti sul suo volto è comparso, spesso, il sorriso. Sia quello vero che quello imbarazzato, contraddistinto da un innalzamento delle guance e degli angoli delle labbra. È rimasto seduto in una posizione angolare di quarantacinque gradi. Un modo per non sembrare aggressivo. E, in effetti, Federico è riuscito a non esserlo. O quantomeno a non sembrarlo. E sicuramente non sembrare autoreferenziale come su Instagram, dove è fin troppo facile fare monologhi.
Nel ripercorrere la sua vita ha abbassato spesso le labbra ed innalzato il mento. Che, in analisi comportamentale, altro non esprimono che dubbio. Un’emozione tipica delle persone che hanno bisogno di riflettere per rispondere. Fedez era perfettamente consapevole che le sue parole sarebbero pesate come pietre. Falena o non falena. Fedez ha comunicato e lo ha fatto mettendoci la faccia. Non compete a me pagellare, tanto meno i rapper. Io prima di essere un’analista comportamentale sono una criminologa. Al massimo, spezzo per lui una lancia perché so che è appassionato di true crime. Nient’altro.
Il bello è arrivato dopo. Ed infatti gesti più eloquenti delle parole sono apparsi parlando del Pandoro Gate, del manager di Chiara Ferragni, dei presunti tradimenti e nel momento in cui ha fatto parola della sua attività di beneficenza. Già, il manager. Che, a dire di Fedez, avrebbe le sue responsabilità nella faccenda. Federico Lucia fletteva le dita ed i muscoli della palpebra inferiore. Tutti movimenti inconsci. Forse eccezion fatta per la pressione che in quei frangenti faceva pressando le labbra per autocensurarsi. Per bloccare i suoi impulsi.
Sempre il manager che, secondo il rapper, avrebbe guidato la moglie in scelte opinabile. Permettetemi un inciso. Chi scrive non è affatto stupita dalle parole, e neppure dai gesti, dell’intervistato. Perché? Basti guardare The Ferragnez 2 per capire quanto ingombrante è, o sia stata, appunto la figura del manager. Nella vita e nel lavoro. Voci di corridoio e non troppo lontane dalla coppia lo hanno sempre definito come colui che era non solo manager, ma anche avvocato, commercialista, amico e confidente di Chiara. Un tuttofare, insomma.
Se vi va, riguardatevi la serie su Amazon Prime. Ne riparleremo, magari. E poi scusate, quando si verificano scandali di quel tipo nelle grandi aziende, non si fanno saltare le teste? Ai posteri l’ardua sentenza. Per ora. Tra moglie e marito non mettere mai il dito. I like, invece? Tipo quello messo dal manager all’ultima puntata di Muschio Selvaggio targata Louis Sal? Post muto. Fedez, comunque, ha accentuato la gestualità denotando sicuramente agitazione, ma un’abitazione propensa a cercare di dire tutto quel che voleva dire. Anche la sua postura è cambiata rispetto alla fase iniziale. Ed è diventata incredibilmente eretta con le spalle aperte. Sempre con riferimento al Pandoro Gate ha esordito:
“Io sono sicuro che non c’è cattiva fede in Chiara”. Sguardo dritto e fermo. Onesto, sincero. Dimostrando sicurezza e soprattutto di credere a quello che sta dicendo con le parole.
In un solo momento Fedez è apparso non proprio coerente in termini di racconto: quando, incalzato dalla Fagnani, ha ricordato le parole della ficcante collega Grazia Sambruna che lo aveva bollato come “L’apoteosi della paraculaggine”. Al suo “Ma chi è?”, il rapper ha cambiato il ritmo della sua voce, diventato d’un tratto più concitato. Infatti poi il signor Lucia ha confessato di ricordarsi non solo di lei, ma anche di MOW, attribuendogli addirittura il merito di aver ispirato il nome dell’album Disumano. Mica pizza e fichi.
Il momento a maggior impatto emozionale, come era prevedibile, si è registrato in chiusura. Nel momento in cui ha deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee su Chiara Ferragni. “Chiara resterà sempre la madre dei miei figli e la donna più importante per me”. In quel momento i lineamenti del suo viso erano contratti, la bocca corrugata, gli occhi socchiusi. Nel vano ed inconscio tentativo di frenare la fuoriuscita di lacrimazione. Ancora. Gli angoli della bocca erano rivolti verso il basso e si notava un sollevamento dell’angolo interno delle sopracciglia. Sempre con le spalle ricurve. Una persona nuovamente chiusa in sé stessa, capace di trasmettere una sensazione di tristezza.Tirando le fila, e per quel che conta davvero ai fini di questa intervista, preparata o non preparata, studiata o meno, simulata o meno, anche di fronte alla madre Ferragni, Fedez è apparso sincero. Così come sincere sono apparse le sue parole. Oltre che le sue lacrime. Cuore in arresto. Favorisca i sentimenti.