Identificare Hamas con i palestinesi è SBAJATO! Esattamente come dire che in Sicilia c’è la mafia per cui tutti i siciliani sono mafiosi. Alcuni lo hanno detto, altri hanno cercato di spiegarlo, niente, nella testa dei sedicenti intellò engagé non entra questo semplice concetto. Questo dimostra: 1) Che chi tenta di fare un ragionamento logico e informato viene sommerso dalla post-truth, dalle “bolle” in cui la tifoseria faziosa ha urgenza di aprire bocca o di (s)battere sulla tastiera; 2) che presi dalla smania di sentirsi parte di un gruppo non hanno neanche il tempo di guardare, anche sbadatamente, su Wikipedia: oramai si opiniona per sentito dire, si pappagalla, non esiste più la mente, ma la eco di una eco di una eco; la mente è finita, resta soltanto uno sciabordio.
Certo, vuol dire anche che la parola può nulla contro la realtà. Quando si dice di essere “dalla parte dei palestinesi”, in questo conflitto tra Hamas e Israele, si dimenticano innanzitutto i morti palestinesi uccisi per mano di Hamas nella guerra civile per il controllo della striscia di Gaza (2006-2007). Si dimentica (o proprio non lo si sa) che lo stato d’Israele non è lì per autonoma decisione degli ebrei che, delirio, avrebbero “occupato la Palestina”, ma a seguito di una decisione dell’Onu di spartizione del territorio che non fu accettato da alcuni arabi che gli ebrei vorrebbero vederli sterminati. Dimenticano (o non sanno – non mi spingerei a dire che “fanno finta di non sapere”, altrimenti sarebbero complici intellettuali dei terroristi) che prima della “spartizione” non c’era la “Palestina”, ma un mandato britannico che si ritirò a seguito della decisione, come detto, dell’Onu. Non sanno che Hamas è stato dichiarato “illegale” e “movimento terroristico” dalla “Autorità Nazionale Palestinese” (Anp) poi diventata “Stato di Palestina” e vediamo ex kefiah pro Arafat oggi pro Hamas, che è un’allucinazione. Eppure ancora ieri, ancora oggi, si mischiano Hamas e Palestina, terroristi e palestinesi.
Benjamin Netanyahu ha avuto le sue colpe? Glielo rimproverano parte degli israeliani (che oggi vincerebbero le elezioni) e parte degli ebrei. Ma questo conflitto è stato voluto (certo, magari sul terreno fertile creato da Netanyahu) da Hamas che non vuole gli “Accordi di Abramo”, cioè la pace.
Fino all’assurdo del corteo “femminista” che condanna “il genocidio in corso del popolo palestinese” dove non c’è alcun genocidio (invocato casomai da Hamas contro gli ebrei) posizionando di fatto le “femministe” (a questo punto “cosiddette”) dalla parte dei sunniti fondamentalisti ed estremisti e allora perché non sfilare in burqa? Sì, hanno corretto il tiro, con un comunicato tardivo, dando la “solidarietà anche alle donne israeliane stuprate”. Ovviamente solo a quelle stuprate. Che è da pazzi.