Il giornalista Pablo Trincia, tra i primi a lanciare podcast di successo in Italia (ricordiamo su tutti Veleno), ha scritto una lettera aperta al direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, per invitarlo a esprimersi su quelli che considera i “massacri che da mesi avvengono a Gaza”. La risposta? È stato bloccato sui social. Così ha deciso di affidare a un lungo post la richiesta di esprimersi da parte del direttore perché, ha sottolineato, “quello che mi offende è il tuo silenzio”. Di seguito il testo integrale. Che cosa risponderà Enrico Mentana?
"Caro Enrico Mentana, ultimamente ti avevo invitato pubblicamente a esprimerti sui massacri che da mesi avvengono a Gaza. L'ho fatto perché credo che di fronte a crimini efferati come quelli che ogni giorno vediamo apparire in tempo reale sui nostri smartphone, il dovere morale di ognuno di noi sia quello di dire qualcosa, QUALSIASI COSA, nel modo e con lo stile che riteniamo più appropriato. E questo a maggior ragione quando siamo personaggi pubblici che lavorano nel mondo dell'informazione e che le persone seguono/leggono/ascoltano, e magari stimano. Per tutta risposta ho visto che mi hai bloccato. Strano. Ti ho punzecchiato, ma non ti ho mai insultato. Pazienza, non mi offendo. Quello che mi offende è il tuo silenzio. Tuo, e di tutti i giornalisti, scrittori, autori e intellettuali che hanno scelto un atteggiamento a mio avviso ingiustificabile di fronte a una carneficina come quella a cui abbiamo assistito fino a oggi. Il tuo, il vostro silenzio uccide il significato storico di tutte le Auschwitz passate, presenti e future. Considerami pure un estremista, uno senza mezze misure, anche un testa di cazzo se vuoi. Sono sciocco, imperfetto, avventato, coglione, impulsivo, stronzo e opportunista come tutto il resto del genere umano. Ma cazzo, almeno ci provo, a non stare zitto. Sbagliando, anche esagerando a volte. Ma ci provo lo stesso a gridare contro le ingiustizie piccole sul posto di lavoro e contro quelle grandi sotto il cielo di Rafah. Ti inviterei a fare lo stesso. E chissenefrega se questo post ha un tono da moralista, da maestrino o da quello che dà lezioncine sui social. Non guardare il mio dito storto. Guarda quella cazzo di luna. Bye".