Tra chi pensa che sia una sòla per nerd all'ultimo stadio e quelli che, invece, solo sentendone parlare pregustano smaglianti epifanie di futuro, a giudicare da quanto si legge online il Metaverso incombe sulle nostre collottole. Qualunque cosa sia. Tra influencer che ci si sposano e gruppi Telegram che tentano di assoldare reclute a cui insegnare (quasi) gratuitamente la mossa del giaguaro per fare i big money con la sacra blockchain, ecco arrivare la prima cosa interessante dal mondo Meta: Macciaverse, la nuova serie di e con Maccio Capatonda disponibile da lunedì 26 settembre sulla neonata piattaforma Elivision della altrettanto fresca compagnia telefonica Elimobile. Le cinque puntate del croccante progetto ci aiuteranno a capire cosa sia il Metaverso? Forse no. Ma sicuro, le abbiamo viste in anteprima, sono in grado di dirci molto su quanto siamo scemi.
"Sentivo l'esigenza di raccontare il rapporto un po' conflittuale che tutti noi abbiamo con la tecnologia: se da un lato ci aiuta in molte cose, dall'altro può creare problemi dal punto di vista interpersonale. Questo è un argomento che mi sta molto a cuore anche perché erano almeno cinque anni che avevo in mente di fare qualcosa alla Black Mirror ma con la mia cifra bizzarra e surreale. Così è nata Maccioverse".
Nientemeno. Maccio Capatonda, all'anagrafe Marcello Macchia, si immerge in una delle serie più cult di Netflix, regalandoci futuri distopici (molto presenti) mentre vive iper-connesso per le strade delle capitale. Nel corso della conferenza di presentazione, ha tenuto a precisare come la scelta di non interpretare un personaggio nella serie sia stata voluta: lui è Maccio, la ragazza che recita nel ruolo della fidanzata è la sua compagna e così via. Tutto reale. Ma squisitamente Maccioverse.
Cinque puntate da venti minuti circa ciascuna, Maccioverse affronta diversi temi che, nonostante le apparenze, la tecnologia tende spesso a ostacolare: l'amore, le serate vis a vis con gli amici, il nostro rapporto (mal)sano coi social e quell'impressione costante di aver perso il contatto con la realtà. Che, considerato tutto, potrebbe anche non essere un male. Oppure sì? In ogni caso, che siate amanti dell'intelligenza artificiale oppure teniate molto di più alla vostra, vale la pena di fare un salto nel Maccioverse. In the Multiverse of Maccio.