Le telerisse (at)tirano sempre, da che è nata la tv. In questi giorni, però, in quel di 'Storie Italiane', abbiamo assistito a un'intervista sulla riapertura del caso Garlasco che è parsa più un incontro di boxe, con tanto di KO tecnico finale. E la scena è diventata subito virale su X, eleggendo l'avvocato Stefano Benevento, legale di una nuova testimone, sex symbol assoluto (o, come spesso si usa dire sui social vero e proprio 'demone'). Il nostro, in collegamento, ha interrotto la conduttrice Eleonora Daniele alla prima domanda, da lei letta perché riportata da diverse agenzie, ma per lui del tutto imprecisa e, soprattutto, con dichiarazioni non ascrivibili alla sua persona, visto che sarebbero state coperte da segreto istruttorio. La presentatrice tenta una concreta difesa, spiegando di aver semplicemente ripreso, appunto, notizie diffuse da agenzie stampa, mica da Sbirulino. L'avvocato non si placa e parte con una filippica inarrestabile, a braccia per lo più conserte, che tende a sottolineare, a chiare lettere, l'inettitudine dell'interlocutrice: "Guardi che il giornalismo è un'arte e lei si sta sbagliando grandemente, stendiamo un velo pietoso". Daniele lo congeda, dandogli del maleducato, e lui se ne va corrucciato ma pure un filo garrulo perché: "Ho cose molto più importanti da fare". Ripetiamo la domanda che ossessiona i social nelle ultime ore: Stefano Benevento, chi è questo demone?
Premettiamolo francamente: Eleonora Daniele non sembra essere molto apprezzata sui social, moltissimi utenti sono sempre pronti a darle contro qualunque cosa accada a 'Storie Italiane', a prescindere dai torti e dalle ragioni. Uno scontro del genere, quindi, si è inevitabilmente rivelato come manna dal cielo per gli hater della giornalista tv che lo hanno ricondiviso manco fosse una sorta di regalo di Natale in anticipo. Non facciamo parte di quella schiera, più semplicemente, siamo rimasti ipnotizzati dall'ardore di Benvenuto, dalle sue braccia incrociate, dallo sguardo determinatissimo e dall'inesorabile eloquio di costui. Avrebbe potuto declamarci pure l'elenco del telefono di Lainate, dove presumibilmente vive, e saremmo rimasti mesmerizzati allo stesso modo.
Benvenuto, un cognome che è già ossimoro, vive 'presumibilmente' a Lainate, così abbiamo scritto, perché di lui si sa pochissimo. Nel paesello brianzolo citato sorge la sede legale dello studio 'Benvenuto & Partners' che ne conta un'altra anche a Milano. Dalla chioma del nostro, dallo zainetto e dalla camicia alla buona con cui si apprestava a entrare in Tribunale, non restituisce l'impressione - grazie al cielo - di un milanese cliché, ossia di un fashion victim del place to be, di uno che non vedeva l'ora di farsi inquadrare dall'occhio indiscreto delle telecamere. Anzi, Benvenuto sembra proprio impermeabile a quel tipo di fascinazione, pur essendosi dimostrato portatissimo al dibattito tv. Probabilmente anche perché per lui non è la prima volta...
L'avvocato Stefano Benvenuto ha già tra i suoi clienti un altro caso mediatico che ha fatto e continua a fare scalpore: difende la ragazza che accusa di stupro un gruppo di presunti bruti, tra cui il figlio di Ignazio La Russa, Leonardo Apache. La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione, pur condannando moralmente i giovani coinvolti (ah, sapessi!), ma la difesa ha fatto ricorso tanto da ottenere nuova udienza il 25 settembre prossimo.
In un'intervista tv a 'Zona Bianca' (Rete 4, anno delle Signore 2023), Benvenuto sperava di riuscire a portare a testimoniare proprio il Presidente del Senato Ignazio La Russa (e ci conta tuttora):
"Per me il Presidente del Senato adesso ha assunto la veste di testimone primario. Mi ha servito veramente un assist perché con le sue dichiarazioni mi evita di dover andare a provare la presenza della ragazza nella casa. Da padre lo capisco, ma io non concepisco che un Presidente del Senato possa andare a disequilibrare le parti processuali con una sua dichiarazione inerenti a fatti che sono ancora in corso di accertamento. Se c'è una persona coinvolta, e c'è una persona coinvolta, che venga fuori perché noi lo cercheremo e lo troveremo. Voglio che sia chiara questa cosa: non è un attacco politico, ma una rincorsa verso ciò che è vero"
E che aveva detto mai La Russa? Robetta, per carità: solo che lui, padre di uno dei ragazzi tacciati d'esser coinvolti nella violenza di gruppo, nutriva "dubbi" sulla testimonianza della ragazza perché "aveva assunto cocaina, cosa che Leonardo sono certo non abbia mai fatto in vita sua". A questa sparata fecero seguito una serie di flebili retromarce, ma il cannone oramai aveva sparato forte e chiaro, da una delle massime cariche dello Stato. Bel lavoro.
A prescindere da come andranno a finire le cause in corso, l'avvocato Benvenuto con l'intervento a muso duro a 'Storie Italiane' si candida possibile nuovo personaggio tv da tenere sott'occhio. Specie perché sembra interessato a tutto fuorché al piccolo schermo, risulta assente perfino dai social. L'anti-eroe perfetto in un mondo di wannabe. Da qualche ora, pure sex symbol per il suo grugno storto e indomabile di fronte a ciò che è coperto da segreto istruttorio. Speriamo di non aver scritto inesattezze in questo umile pezzo di costume. Anche se farsi una bella discussione col 'demone' in questione, così hanno stabilito i social, pare non dispiacerebbe proprio a nessuno - che non sia coinvolto in casi di cronaca e abbia la nera sfortuna di ritrovarselo contro. (Quasi) un solo intervento tv e c'è già gente che consulta gli ospiti di ogni trasmissione crime (per inciso: ma non ce saranno pure troppe?) nella speranza di vederlo spuntare nella lista degli ospiti. Che i conduttori comincino pure a tremare: Benvenuto scatenato ne avrà davvero per tutti? Lasciateci sognare...