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Maiali uccisi “per precauzione”: a quando le irruzioni in casa per ammazzare cani e gatti a rischio malattia? E anche Joaquin Phoenix reagisce

  • di Clara Moroni Clara Moroni

22 settembre 2023

Maiali uccisi “per precauzione”: a quando le irruzioni in casa per ammazzare cani e gatti a rischio malattia? E anche Joaquin Phoenix reagisce
Clara Moroni interviene sul caso dei maiali del santuario Cuori Liberi uccisi “per precauzione” in relazione alla peste suina, una vicenda che ha colpito anche Joaquin Phoenix che gli ha dedicato un post: “Bisogna smettere di usare termini come maiale, animale, bestia per descrivere umani che commettono atrocità che solo gli umani o i disumani possono commettere. Oggi hanno massacrato volontari e maiali, domani massacreranno orsi e lupi. Attenti, potrebbero fare irruzione nelle vostre case in tenuta anti-sommossa, spaccarvi la testa a manganellate e uccidere i vostri amati «figli pelosi» a scopo preventivo”

di Clara Moroni Clara Moroni

Sono entrati. Hanno fatto irruzione. In tenuta anti-sommossa, scudo e manganello. A quanto viene riferito avrebbero picchiato tutti, qualche volontario è finito anche all’ospedale. Forse pensavano di dover affrontare una curva di qualche tifoseria scatenata o un pericoloso gruppo di black block. Invece, tutto questo dispiego di potenza e di violenza ha travolto i volontari del Santuario “Cuori Liberi” in provincia di Pavia e 10 Maiali e Maialini. Li voglio ricordare, come si ricordano i nomi dei martiri e delle vittime di ingiustizia: Crosta, 1 anno - Freedom, 5 anni - Crusca, 2 anni - Pumba, 5 anni - Dorothy, 16 anni - Mercoledì, 3 anni - Bartolomeo, 6 anni - Ursula, 6 anni - Carolina, 6 anni - Spino, 3 anni. Erano stati tutti salvati da mattatoi o allevamenti intensivi, vivevano in questo luogo “privato” non erano destinati a morire per farne salamini da aperitivo in centro, non erano pericolosi per l’uomo, non erano pericolosi per nessuno, erano a casa loro. Ma avevano una colpa che li ha condannati a morte: alcuni di loro erano affetti da quella che viene comunemente chiamata seste suina. Attenzione, ho detto alcuni di loro.

I maiali uccisi
I maiali uccisi

Per giorni i volontari avevano lanciato appelli e richieste di aiuto facendo live su Instagram, chiedendo di unirsi a loro, di fare una barriera umana per impedire questo inutile massacro. Dopo giorni di resistenza e davanti a normative che prevedono l’abbattimento dei capi malati, anche se ripeto, non erano destinati a mescolarsi con altri maiali, né per il consumo umano, i volontari hanno cercato di accordarsi per ottenere veterinari e dare loro una morte almeno senza dolore. Invece, insensibili a qualsiasi richiesta e con l’arroganza conferitagli dal Potere, si sono fatti largo a colpi di manganello e scudo e hanno sterminato tutte quelle creature. Ci sono foto che mostrano che i maiali gli sono andati incontro scodinzolanti senza capire che quegli strani uomini, con la testona tonda azzurra e qualcosa di nero in mano, non erano nuovi amici venuti a giocare con loro, quegli strani bipedi erano la Morte.

È stata talmente brutale questa vicenda che è arrivata perfino in America. Il grande attore e grande attivista Joaquin Phoenix ha fatto un post proprio su questa vicenda. Spesso al fianco di Peta (People for an Ethical Treatment of Animals) con filmati autofinanziati, per sensibilizzare il mondo sull’Olocausto quotidiano degli allevamenti intensivi. Miliardi di capi costretti a vivere in condizioni disumane per essere poi abbattuti e diventare il peggior cibo concepibile, causa di molte delle malattie che affliggono gli umani e che ricadono poi sulla spesa sanitaria pubblica (lo dico per arrivare a sensibilizzare anche quelli per cui il portafoglio conta!).

La lacrima versata da Joaquin Phoenix per i maiali
La lacrima versata da Joaquin Phoenix per i maiali

Famoso il suo discorso agli Oscar del 2020 dove ha cercato di far capire quanto dolore c’è dietro quella goccia di latte che mettiamo nel caffè, quanto dolore c’è dietro il burro che spalmiamo sulla fettina biscottata al mattino. Il dolore di milioni di mucche a cui viene strappato il vitellino immediatamente dopo il parto, messe in gabbie per mungerle in modo meccanico ed estenuante e dove piangendo e muggendo chiamano il loro figlio, ormai già tritato e ridotto in poltiglia per produrre junk food. La stessa routine usata nei campi di concentramento, non ho usato il termine Olocausto a caso. Dovete sapere che le mucche piangono. Gli animali piangono. Anche i maiali piangono. Come disse Ungaretti intervistato da Pasolini: “L’uomo è in contrasto con la natura e commette prepotenza sulla natura”.

C’è una riforma da fare se vogliamo evolverci da questi mondi bassi in cui viviamo e deve partire dal linguaggio. Bisogna smettere di usare termini come maiale, animale, bestia per descrivere umani che commettono atrocità che solo gli umani o i disumani possono commettere. Un maiale non scatena guerre, non uccide per il gusto di farlo e non stupra o tortura un altro essere vivente. Oggi hanno massacrato volontari e maiali, domani massacreranno orsi e lupi. Ma le leggi cambiano, il Potere si evolve. Esiste l’Aids dei gatti, o la Leishmania nei cani. Attenti, potrebbero fare irruzione nelle vostre case in tenuta anti-sommossa, spaccarvi la testa a manganellate e uccidere i vostri amati “figli pelosi” a scopo preventivo. Attenti all’orrore, l’orrore!

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