Il caso dell’orsa Amarena è finito oltre la Manica, nel nuovo pezzo di Jeremy Clarkson per il The Sun. Per alcuni la firma più irriverente della Gran Bretagna avrebbe potuto tranquillamente prendere le parti di Andrea Leombruni, l’uomo vittima della gogna mediatica e ora accusato per l’uccisione dell’orsa Marsicana. E invece… Quello che non torna a Clarkson è la scusa utilizzata dall’uomo: “Un agricoltore italiano ha scatenato un putiferio questa settimana dopo aver sparato a una femmina di orso che si trovava nel suo giardino con i suoi due piccoli. A sua discolpa, ha detto di aver semplicemente ‘commesso un errore’. Ma è difficile capire come sia stato possibile. Perché è difficile scambiare un orso per un coniglio”.
Ironia a parte, l’idea che non abbia riconosciuto l’orsa famosa in paese, mansueta e non aggressiva con le persone, che spaventato abbia scelto di sparale, sembra non aver convinto Clarkson. Poteva davvero aver scambiato un orso “per un coniglio”? “E anche se l'avesse fatto, sarebbe dovuto entrare in casa, aprire per errore la cassaforte, caricare per sbaglio la pistola e poi uscire per errore, prendere la mira e sparare. Mi dispiace, amico. Si può far cadere una bottiglia per errore, o schiantarsi con la macchina. Ma non puoi usarlo come scusa per aver sparato a un orso”. L’uccisione dell'orsa ha generato molto dibattitto in Italia e gli schieramenti sono stati, come al solito, molto decisi e fermi sulle proprie posizioni. Ma certo leggere la posizione di un insospettabile Jeremy Clarkson potrebbe aprire gli occhi ai molti che hanno cercato di giustificare un’azione del genere, sulla carta difficile da interpretare come puro gesto di paura.