A Palazzo Brancaccio è stata grande festa. Una soirée di gala per tenere a battesimo il neonato magazine cinematografico Hollywood Reporter Roma, prima succursale europea della storica testata americana in florida attività dal 1930. Per la direzione di Concita De Gregorio, il giornale sbarcherà nelle italiche edicole il prossimo autunno ma ne è già disponibile una versione digital. Nella settimana dell'uscita in sala del nuovo film di Moretti e a sette giorni dal ritorno sul grande schermo di Joaquin Phoenix per la terza opera del regista enfant prodige Ari Aster, chi troviamo sulla cover del magazine che nasce per celebrare la settima arte? Miriam Leone, ovviamente. Che in un prossimo futuro approderà su Paramount + nel ruolo di protagonista della serie Miss Fallaci. Sì, Miriam Leone sarà Oriana Fallaci. E dai, dai, dai!
Leone, smarmellata in copertina, si mostra a noi con un primo piano intenso, armata della tipica espressione basita che tanto si confà alla fiction tricolore. La serie, già dal titolo, strizza l'occhio al popolino creando una temibile crasi tra la fascia di reginetta di bellezza sovranista che l'attrice si portò a casa nel 2008 e... Oriana Fallaci. Non sappiamo, certo, cosa ne uscirà fuori ma le premesse non sono incoraggianti. Senza contare che le puntate andranno a finire su Paramount +, piattaforma streaming con una propria, singolare peculiarità: in Italia non ce l'ha nessuno. Almeno per ora.
Hollywood Reporter Roma però ha deciso di puntare tutto su Miss Fallaci per il debutto. Con un'intervista "esclusiva" alla protagonista. Per quanto siano mesi che si parli dell'ardito progetto che andrà a raccontare "la fine degli Cinquanta vissuti dalla giornalista, i suoi viaggi tra Italia e Stati Uniti". Una travel blogger? Chissà. Dopo la prodigiosa campagna Open to Meraviglia siamo pronti a tutto, ogni cosa.
E quindi tutti appesi a "Oriana Anima Fragile" in pantone amaranto, mentre Miriam Leone con alcuni fogli inchiodati al muro dietro alla testata del letto perché sì, ora deve fare la giornalista, sembra chiedersi che cosa ci faccia lì. E pure noi, in effetti. Anche se sostanzialmente ci stanno dicendo che questo sia il titolo più atteso, più di rilievo dell'audiovisiva stagione. Non c'era nulla di più importante da piazzare in cover per inaugurare la costola italiana di un giornale che ha quasi cento anni di storia del cinema alle spalle. Non sono quisquilie. Il modo in cui una rivista, dal blog personale al blasone radical chic, sceglie di presentarsi è una dichiarazione di intenti. In tutti i casi ma soprattutto in questo che ha potuto giustamente contare su esposizione e risonanza mediatica da grande occasione. Mancata.
La festa a palazzo Brancaccio pregna di influencer, Miriam Leone in copertina con un progetto che sembra tratto da Boris già dal titolo e che con ogni probabilità seguiranno giusto i giornalisti dell'Hollywood Reporter, Concita De Gregorio che parla di Roma come di "un set a cielo aperto, dove si gira in ogni strada", Nanni Moretti, per altro in concorso a Cannes con Il Sol dell'Avvenire, relegato ai reel Instagram. La settima arte è già Diva e Donna for dummies mentre Biascica smarmella tutto. Sotto gli occhi (del cuore) di Miss Fallaci.