Negli Stati Uniti quasi metà degli adulti confessa di ordinare sempre più spesso dal menu bambini al McDonald’s. Non per il giocattolino, ma per il prezzo: con l’inflazione che gonfia tutto, anche un Big Mac è diventato un lusso. L’Happy Meal, che costa tra i 4 e i 6 dollari, sembra l’ultima ancora di salvezza per chi vuole mangiare fuori senza lasciare mezzo stipendio alla cassa. Un tempo era il fast food a incarnare l’idea di cibo economico e democratico, oggi è diventato un paradosso: per risparmiare bisogna tornare al pasto dei bambini, come se la crisi ci avesse fatto regredire all’asilo. Secondo i dati, gli ordini di kids’ meals da parte degli adulti sono aumentati del 30%. Non è nostalgia, è sopravvivenza. Porzioni ridotte, spesa ridotta, meno spreco e meno sensi di colpa. Sono soprattutto le donne a guidare il trend, complici appetiti più piccoli e forse anche l’effetto dei farmaci anoressizzanti tanto di moda negli Usa. Il lusso oggi è riuscire a pagare un panino senza sentirsi scippati alla cassa. E il McDonald’s, che fino a ieri era sinonimo di abbondanza cheap, si ritrova trasformato in un ristorante di lusso al contrario, dove per concederti il menù standard devi pensarci due volte.

La multinazionale ha già fiutato l’affare: porzioni mini, gadget per adulti nostalgici ed edizioni speciali del “pasto dei piccoli” che ora diventano oggetti di culto. Il clown Ronald, più che mascotte, sembra lo stilista di un lusso popolare che non può più permettersi di chiamarsi economico. Perché la verità è che andare da McDonald’s non è più la scelta facile e immediata che conoscevamo: è diventato un gesto ragionato, quasi elitario. Quando anche il fast food smette di essere fast e soprattutto cheap, significa che viviamo in un mondo capovolto: mangiare da McDonald’s è ancora possibile, ma solo se ti accontenti del menu per bambini. L’Happy Meal, ultimo baluardo anti-crisi, racconta meglio di qualsiasi discorso politico la realtà: non siamo più liberi di abbuffarci, ma costretti a stringere la cinghia. E in questo paradosso, anche il panino più famoso del pianeta ha preso il sapore amaro del lusso.
