Tilman J. Fertitta, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, parla alla nazione e invita italiani e sammarinesi ad "accendere la griglia e festeggiare il 4 luglio": è lui il vero primo ministro dell’Italia? Quando ho visto la prima volta il video di sua eccellenza ho pensato fosse uno scherzo, invece no. Il video era lì, io lo fissavo attonito e così ho commentato chiedendogli di andare a grigliare a Ustica e chiedere scusa.
Nessuna allucinazione però: a certificare che il venditore di pentole davanti a un cartellone in cui splendeva a lettere cubitali la scritta USA a stelle e strisce era effettivamente l'ambasciatore di Donald Trump in Italia e a San Marino (chissà quando ha scoperto l'esistenza del Titano), sono stati i fantastici tre: madre Giorgia Meloni, nonno Antonio Tajani e quel simpatico imbonitore di Matteo Salvini, tutti in ghingheri alla festa di Fertitta, a sbattere i tacchi da bravi soldatini. Ma allora è successo davvero. Davvero l'ambasciatore degli Usa ci ha invitato a festeggiare il 4 luglio garantendoci "sicurezza e pace”.

Sicurezza e pace offerti da un Paese che nei suoi 249 anni di storia - tante erano le candeline spente in questo 4 luglio - ha vissuto in pace per poco più di una ventina: per il resto, il mondo è pieno di scemi che li attaccano. Eppure l'Italia è davvero il Paese dei fessi, basti pensare che per fare un piacere agli Usa non compriamo gas russo ma prendiamo quello statunitense che costa il triplo. Ma che volete che siano un po’ di soldini buttati lì. Non fermiamoci a questo. E infatti compreremo un gran numero di armi "Made in Usa", abbiamo 70 basi militari 'merigane nel nostro paese con diecimila Big Jim a proteggerle e proteggerci. Ma se ci proteggono mentre Meloni, Tajani e Salvini erano li a "baciare le mani", gli armamenti che compreremo che li prendiamo a fare? Sono un pizzo, un incentivo? D’accordo voler essere pronti, ma essere pure fessi sembra eccessivo. Le armi, comunque, è meglio prenderle, per difenderci… dagli Stati Uniti.
Chi ci ha portato via la Libia con il suo gas e petrolio? La Russia? No, certo che no. Anche se ci stanno andando pure i russi. Chi ha dato vita all’Operazione Gladio, un’organizzazione paramilitare gestita dalla CIA che spiccò durante alcune indagini sulle Stragi di Stato? Non la Cina, di sicuro. Chi aveva suoi agenti infiltrati nelle Brigate Rosse, come da testimonianza di Giovanni Galloni, ex presidente del CSM e confidente di Aldo Moro? Ma sarà l’Iran, non può che essere l’Iran!
E invece era, ancora una volta, responsabilità della simpatica CIA, in questo caso con il Mossad (vedi a volte gli amici). E chi ha tirato giù il DC9 Itavia fra Ponza e Ustica? I francesi, secondo Francesco Cossiga e Giuliano Amato, gli USA secondo un militare statunitense intervistato da Purgatori, grande giornalista prematuramente scomparso, la Nato secondo una sentenza del Tribunale d’Italia.
Ma cos’è, un complotto? Ma sarà stato l’Afghanistan! Eppure un certo Walter Veltroni, intervistato da Michele Santoro in una puntata di Annozero nel 2010, parlò di una "entità" che in Italia manovrava terrorismo, mafia, massoneria e servizi segreti deviati per comandare la Repubblica. A pensare male, ad essere proprio malfidati, uno potrebbe pensare che non sono Russia, Cina, Iran e Afghanistan i Paesi ad essersi resi protagonisti di questa storia. Uno, a pensare male, potrebbe dare una buona parte di responsabilità a una “entità” che risponde al nome di CIA, Stati Uniti.
Veltroni, nell'elenco delle azioni compiute da questa “entità", inserì la tragedia di Ramstein. Santoro non salto' sulla sedia, non colse. Ricordo però che quando ascoltai le sue parole rimasi profondamente turbato. Già, perché anche il giudice Rosario Priore, l'eroe della sentenza su Ustica che inchioda la Nato, parlando dell'incidente alle Frecce Tricolori che si esibivano a Ramstein disse che: "È impossibile che una immane tragedia sia stata organizzata per uccidere due testimoni". Già perché due dei tre piloti della nostra pattuglia acrobatica che si scontrarono in volo nel 1988 durante l'esibizione erano sui due F104 che intervennero la sera dell'abbattimento del DC9 a Ustica e sarebbero stati essere ascoltati da un giudice di lì a poco. Che combinazione.
Ramstein è la base aerea USA più importante d’Europa. Ergo, Veltroni ha dichiarato che lì la già citata "entità" ha ammazzato tre piloti italiani, oltre a 70 spettatori a terra e ferendo 450 persone. Fertitta, se proprio vuoi proteggerci, quando mandi i nostri soldati in zone di guerra, come accaduto contro i Serbi, avvertitili che state usando proiettili all'uranio impoverito altamente radioattivo. Oltre 400 dei nostri soldati hanno intentato cause di servizio per malattie terminali cancerose legate a quelle esposizioni. Che dire poi dell'operazione "Blue Moon”, illustrata da Giovanni Minoli in un bellissimo documentario Rai, quando dalla CIA venne distribuita eroina fra i giovani italiani anti Nato per distruggere da dentro le opposizioni. Sembra un libro di George Orwell, eppure è tutto orrendo e tutto vero. Eccellentissimo ambasciatore, quando lei dice che l'America di Trump ci assicura sicurezza e pace, ci ricorda certi italo-americani nei film di gangster quando promettono protezione al popolo, un incrocio fra Marlon Brando e Joe Pesci.
Sa di messaggio mafioso. L’esercito lo abbiamo, lo paghiamo e ci proteggiamo da noi. Lo facciamo, a volte con risultati scarsini è vero, da secoli. Visti i precedenti e l’attuale situazione internazionale, inoltre, la promessa di “pace e sicurezza” sa di violenta presa per i fondelli. Ovunque attorno a noi è guerra e ovunque le polveri le avete accese voi. Di democrazia e pace in Libia, Siria, Afghanistan e Iraq non ne vediamo. A Gaza succede quello che succede e la guerra in Ucraina sembra il gioco malato e perverso di quattro ultranazionalisti che mandano un nano a lottare con un gigante. Io la graticola con voi non l’accendo, vado in montagna a fare un bagno nel fiume, vedi mai che convenga ancora una volta restare su.
Per gli amanti degli USA: alla festa, Fertitta ha avuto un lapsus: ha ringraziato Salvini per stare costruendo il ponte più grande degli USA… poi si è corretto. In fondo questa Italia è un bel po’ americana e, forse, non è così assurdo pensare che il ponte sullo stretto sia approvato dalla Nato.
In Donald Trump avevo sperato anche io dopo che gli Stati Uniti avevano fatto guidare il mondo da un anziano con il cervello in pappa. Trump prometteva pace in Ucraina e a Gaza, invece mi sembra abbia bombardato anche in Iran.
Caro, eccellentissimo ambasciatore, faccia come se avessi accettato. E buona grigliata, magari a casa vostra.

