Dopo l’uscita della mia intervista su One More Time, vorrei chiarire un aspetto per me molto importante. Ieri era la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. La violenza si presenta sotto diversi aspetti. Ci sono le violenze fisiche, ma ci sono anche le violenze psicologiche e verbali. Sono stata chiamata a partecipare ad un podcast molto bello dove ho aperto la mia anima e raccontato delle storie molto personali in mondovisione nella speranza di avvicinarmi a chi ha vissuto esperienze analoghe. Premetto che non sono medico e non sono una ginecologa e (come è stato scritto di me) non ho milioni di follower. Non mi sento, quindi, di avere delle responsabilità in rete, se non verso agli ambientalisti, gli animalisti, me stessa e ciò che voglio esprimere. I social nascono per questo, no?
Per esprimersi e raccontarsi. Per questo ho trovato veramente sgradevole e molto inquietante quello che è successo in seguito. Vedere una donna come Michela Taccola (attraverso la sua pagina Instagram “faceboost_”) attaccarmi in quel modo, ridicolizzando una mia esperienza molto difficile, l'ho trovato veramente agghiacciante. Non solo, ma i follower di questa signora, a cui è molto attaccata perché sembra quasi che parli più dei follower che del resto, sono cresciuti tantissimo da quando ha sfruttato me per parlare di sé stessa e del suo centro di propaganda di ginecologia. Tra donne ci si dovrebbe dare una mano, e magari avere un po' di rispetto prima di penalizzare un'altra donna che si è esposta come ho fatto io. Invece sono stata accusata di andare in giro a dare informazioni sbagliate e mi è stato detto che ho creato persino “rabbia” in questa persona. Addirittura? Dice che sono anni e anni che fa propaganda sul tema della Ginecologia. Questa sua propaganda, che viene fatta da anni, io non l'ho mai vista da nessuna parte e questa signora mi è solo stata segnalata perché ha usato la mia immagine nel suo profilo. Che io vada a un podcast e magari mi esprima in un modo non completamente corretto può succedere, no? Non era presente in un programma di medicina. Ma una signora che vorrebbe aiutare le donne in menopausa che mi mette alla gogna mi fa pensare che, più di voler sostenere le donne, ha voglia di creare una polemica per farsi pubblicità.
Bisogna fare molta attenzione. Da un lato io mi sveglio e vado a fare un podcast e a parlare di una mia esperienza personale, dall'altro c'è una signora che si sveglia la mattina che ha un feed di propaganda sulla ginecologia che viene ad attaccare me, pubblicamente, invece di contattarmi in privato o di invitarmi a parlarne insieme a lei come dovrebbero fare due donne adulte che sono entrambe interessate all'argomento. Proprio perché c'è così tanta confusione, e io ho sofferto così tanto, non permetto a nessuno di giudicare quella mia sofferenza. Solo donne che stanno nella mia situazione possono capire come sono stata, non persone che non sono dottori, non sono ginecologhe e che fanno propaganda senza nessuna competenza. Più che puntualizzare la responsabilità che ha una persona in un podcast, vorrei sottolineare l'importanza di potersi esprimere, perché è proprio grazie ai social che a me è stata segnalata una ginecologa che mi ha cambiato la vita. Una cosa è sicura e siamo d'accordo: nessuno dovrebbe parlare di questioni mediche senza conoscere a fondo l'argomento. Almeno che non stia raccontando una sua esperienza personale, non si dovrebbe mai parlare di problemi di ginecologia, di ormoni e quant'altro, se non sei un dottore o un ginecologo. Quindi mi domando: lei cosa fa in sui social, visto che non è nulla di tutto ciò? Ha attaccato il fatto che ha parlato di "cura ormonale bio vegan". Intendevo che la mia cura ormonale (per equilibrare i miei scompensi ormonali) è plant based e cruelty free, cioè non viene usato nessun animale per produrre cura che mi è stata somministrata. Se mi sono espressa male chiedo umilmente scusa, ma ripeto: io non sono una ginecologa, ma una paziente e basta. Segnalo chi mi ha ridicolizzato, mettendo nome e cognome, perché penso che solo un vero medico dovrebbe permettersi di fare divulgazione scientifica. Il vero problema é questo! Invece ci sono tuttologi che voglio insegnare agli altri come curarsi. Per chi vuole parlare con una vera ginecologa, dolce e compassionevole, potete contattarmi in privato.