image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Abbiamo visto al cinema “Napoli – New York” di Gabriele Salvatores, ma com’è? Tra italiani che ce la fanno, “poveri e non immigrati”, più di un film è una favola politica...

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

26 novembre 2024

Abbiamo visto al cinema “Napoli – New York” di Gabriele Salvatores, ma com’è? Tra italiani che ce la fanno, “poveri e non immigrati”, più di un film è una favola politica...
Come sentirsi a casa in un Paese straniero è un tema difficile. Spesso il sentimento dipende dalle condizioni, più che dalla “compatibilità culturale”. Insomma, solo i poveri sono immigrati. “Napoli – New York” di Gabriele Salvatores si rivolge al pubblico e a chi ci governa, mantenendo l’immagine dell’italiano che nonostante tutto ce la fa sempre. Violenza sulle donne, funzione della stampa, parzialità dei processi: quella di Salvatores è solo una favola o c’è della politica?

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Prima della religione, della provenienza, del colore della pelle e della “compatibilità culturale”: l’accettazione in un Paese diverso dal nostro passa dal reddito. “Non ci sono stranieri, ma solo poveri”. I ricchi, invece, sono a casa loro ovunque. In Napoli – New York di Gabriele Salvatores gli italiani sono i migranti, le persone ai margini, quelle su cui si fanno battutine e si spendono pregiudizi (“sporchi, odiano l’acqua, parlano una lingua che non capiamo”), scansate lungo i marciapiedi dagli americani. Loro sì, gente onesta. È storia, non solo finzione, ogni tanto fa bene ricordarlo. Non sempre i film che mandano “messaggi” funzionano, il rischio di risultare retorici è concreto. Ma Napoli – New York è una favola: ed è la struttura favolistica a permettere l’impiego di una “morale”. Nel 1949 due bambini rimangono orfani dopo il crollo di un palazzo a Napoli. Vivono alla giornata vendendo sigarette, rubando quando si riesce. Nel porto è attraccata una nave americana, dove a controllare che non salgano clandestini è l’ufficiale Domenico Garofalo, interpretato da Pierfrancesco Favino. I due bambini, però, riescono comunque a imbarcarsi senza essere scoperti. Ormai non si torna indietro: Napoli rimane sullo sfondo, New York è l’obiettivo. Qui vive anche la sorella di Celestina, Agnese, che si è innamorata di un militare americano in servizio in Italia che le ha mentito: in realtà era già sposato (ed era violento con la moglie), e la donna rischia la pena di morte per averlo ucciso.

Il cast di "Napoli - New York" di Gabriele Salvatores
Il cast di "Napoli - New York" di Gabriele Salvatores
https://mowmag-store.myspreadshop.it/

“Chi governa ha il compito di unire le persone, non dividerle”, ha detto Gabriele Salvatores in un’intervista. Il messaggio, quindi, non è rivolto solo al pubblico. Gli italiani, comunque, ne escono come quelli che alla fine se la cavano. Carmine, per esempio, dice sempre la cosa giusta. Dopo essere salito clandestinamente, risponde al capitano della nave che voleva condannare il cuoco nero, George: il ragazzino nega, guadagnandosi un alleato. A Celestina bastano poche parole per dire la verità (che peraltro tutti già sanno): “Che v’agg a dicere?”. Sono poveri, non stranieri. Napoli – New York però guarda al presente anche in altri modi. Uccidere il proprio abuser forse non è giusto, ma è comunque un gesto che va contestualizzato; quando Salvatores ci porta in aula, al processo per Agnese, la prospettiva del regista non è affatto neutra. Insomma, immigrazione, violenza sulle donne e anche il ruolo della stampa nella costruzione dell’opinione pubblica: è il personaggio interpretato da Antonio Catania, direttore siciliano di un giornale di Little Italy, a lanciare la campagna grazie alla storia dei due scugnizzi e della sorella in attesa di giudizio. E l’elettorato risponde. In questo senso, forse, cinema e giornalismo si somigliano: entrambi producono storie che, al di là delle intenzioni, muovono coscienze e voti. Il film, poi, è un omaggio ai grandi autori italiani. Oltre al soggetto inedito di Federico Fellini, ci sono la nave di Novecento (sì, la cgi si poteva usare meglio), Paisà di Roberto Rossellini proiettato in un cinema di New York, la strada con il ponte di Brooklyn sullo sfondo di C’era una volta in America di Sergio Leone. Forse è anche per questo che il ministero della cultura ha deciso di finanziare il progetto? Salvatores riesce a muoversi tra critica del presente e celebrazione del passato. La sua Napoli è certamente meno spettacolare di quella di Paolo Sorrentino, e l’America si rivela un paradiso con qualche ombra. Non c’è dubbio che il lieto fine possa anche risultare stucchevole e finto, specie per la durezza con cui i temi trattati dal regista si impongono quotidianamente. Al centro c’è il sogno di due bambini, e il cinema può trasformarlo in verità. Senza togliere alla favola di Napoli – New York una struttura non solo morale, ma soprattutto politica.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Abbiamo visto al cinema “Giurato numero 2” di Clint Eastwood, ma com'è? Per fortuna non serve un messaggio positivo a tutti i costi per fare un grande film...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Verità un caz*o

Abbiamo visto al cinema “Giurato numero 2” di Clint Eastwood, ma com'è? Per fortuna non serve un messaggio positivo a tutti i costi per fare un grande film...

Luca Barbareschi, l’uomo del destino meloniano: dalla tv trash di Ballando con le stelle a Brecht, fino a (auto)candidato del Centro sperimentale di cinematografia. Con quella polluzione di curriculum…

di Fulvio Abbate Fulvio Abbate

“Io sono Luca”

Luca Barbareschi, l’uomo del destino meloniano: dalla tv trash di Ballando con le stelle a Brecht, fino a (auto)candidato del Centro sperimentale di cinematografia. Con quella polluzione di curriculum…

Abbiamo visto Il Gladiatore 2 al cinema, ma com’è? Vi spieghiamo perché nel film di Ridley Scott c'è solo un personaggio credibile, quello di Denzel Washington…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Storie (poco) tese

Abbiamo visto Il Gladiatore 2 al cinema, ma com’è? Vi spieghiamo perché nel film di Ridley Scott c'è solo un personaggio credibile, quello di Denzel Washington…

Tag

  • Cinema
  • Film
  • Napoli
  • New York
  • Pierfrancesco Favino

Top Stories

  • Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?

    di Beniamino Carini

    Concerto Blackpink a Milano, ma perché la girl band K-pop fa impazzire i giovanissimi (in particolare le ragazzine) Blink, che fanno pagare oltre 100 euro ai genitori per vedere Lisa, Jennie, Rosé and Jisoo da lontano all'Ippodromo Snai La Maura?
  • Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…

    di Giulia Ciriaci

    Non rompete il caz*o a Ultimo per le vacanze a Taormina: yacht da 50 milioni? “Tutto pagato dal clan dei tristoni”. Solo preso a noleggio, niente ostentazione. E sulla presunta crisi con Jacqueline…
  • "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop

    di Emiliano Raffo

    "APRIMI IL CU*O" è il tormentone dell'estate 2025? Tutto quello che sappiamo sulla canzone virale sui social (TikTok) e su Vera Luna, artista (vera o fake?) che stuzzica la sonnacchiosa estate pop
  • LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...

    di Gianmarco Aimi

    LA VERITÀ, VI PREGO, SU DEN HARROW ! Intervista totale a Stefano Zandri: Tony Effe? "Generazione senza morale". La musica? "Sfruttato e finito sul lastrico". E su Tom Hooker e la major...
  • Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?

    di Riccardo Canaletti

    Non rompete il caz*o a Chiara Valerio su Gaza: davvero siamo quel Paese in cui vogliamo insegnare a David Grossman (che ha perso un figlio nel conflitto israelopalestinese) cosa deve dire sul genocidio e Netanyahu?
  • Se la sanità italiana fa schifo, perché i premi Oscar come Francis Ford Coppola (ricoverato a Roma) vengono a operarsi nei nostri ospedali? Forse perché le eccellenze ci sono, ma solo per le élite...

    di Giulia Sorrentino

    Se la sanità italiana fa schifo, perché i premi Oscar come Francis Ford Coppola (ricoverato a Roma) vengono a operarsi nei nostri ospedali? Forse perché le eccellenze ci sono, ma solo per le élite...

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Sanremo Giovani in seconda serata non è un'occasione persa? E non solo per la Rai, anche per la musica. Ecco perché...

di Benedetta Minoliti

Sanremo Giovani in seconda serata non è un'occasione persa? E non solo per la Rai, anche per la musica. Ecco perché...
Next Next

Sanremo Giovani in seconda serata non è un'occasione persa?...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy