“Mi dicono che c’è Favino fermo ad un semaforo”, con queste parole Fiorello interrompe la sua usuale rassegna stampa mattutina di Viva Rai2! per dare vita a un collegamento che, sempre secondo il presentatore catanese, “è destinato a rimanere negli annali della televisione italiana”. E in effetti Pierfrancesco Favino si trovava all’incrocio del lungotevere Maresciallo Diaz con un teschio in mano; una scena che quasi si commenta da sola. “Sto portando la cultura in strada” esordisce l’attore, che continua: “Ce n’è bisogno (di cultura nda), e siamo noi che dobbiamo portarla alla gente”. Comincia così l’attesa per il semaforo ross: l’obiettivo è quello di recitare sulle strisce pedonali di fronte alla coda di auto ferme in attesa del verde. Fiorello fa da narratore esterno, commentando dallo studio. Via il teschio ed ecco il leggio. Favino opta per L’infinito di Leopardi: “Forse – ha detto lo stesso attore – l’Amleto di mattina non è tanto bello”. Scatta così il rosso, la corsa in mezzo all’incrocio, ed ecco che comincia la recita. “Favino occhio che scatta il verde” dice Fiore, ma la poesia viene comunque portata al termine: “E il naufragar m’è dolce in questo mare”, inchino e ovazione tra clacson e applausi degli automobilisti che hanno assistito alla scena. Poi la fuga per raggiungere il marciapiede, sviando le macchine in partenza. In seguito, c’è tempo anche per un secondo collegamento: questa volta Favino si incammina tra i veicoli fermi al rosso, chiedendo un “piccolo obolo per la cultura”. “Noi non abbiamo welfare” commenta l’attore, che riesce a racimolare addirittura tre euro: “Ci pago l’Irpef!”.
Alla fine, Favino raggiunge Fiorello in studio. Un’occasione per parlare di Comandante, film diretto da Edoardo De Angelis ora nei cinema italiani, in cui l’attore romano recita da protagonista. E vengono riportate alla luce anche vecchie diatribe: “Adam Driver litiga con uno spettatore in Polonia – si legge da un titolo di giornale – questa notizia ti riguarda” dice il presentatore. L’attore risponde cantando l’Inno di Mameli sulle note dell’inno americano. Il riferimento è alla polemica sugli attori stranieri che interpretano i ruoli italiani che tanto fece discutere alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia. La puntata, infine, si chiude con Favino e Fiorello che si cimentano con Ma come fanno i Marinai di Francesco De Gregori e Lucio Dalla.