Arriva la grazia per Lapo Elkann, che riesce così a evitare un fallimento dolorosissimo (e costoso). La sua avventura nel settore dell’occhialeria “termina” con quello che si potrebbe definire come un vero e proprio atto di misericordia. Negli ultimi tempi la sua creatura, Italia Independent, holding fondata nel 2008 insieme ad Andrea Tessitori, navigava in acque torbide. I conti erano in rosso, e il passivo continuava ad aumentare anno dopo anno; in più, i debiti multimilionari non facevano altro che rendere la situazione ancora più complicata. La fine ingloriosa del brand del ribelle di casa Agnelli appariva a dir poco inevitabile, ma alla fine ecco il perdono. Tutti i creditori del gruppo rinunciano a quello che gli spetta e viene siglato un maxi accordo transattivo che in un colpo solo cancella 23.980.000 euro di debiti. Un vero e proprio miracolo che ha impegnato la capogruppo Italia Independent Group con banche e fornitori che hanno rinunciato al 90% dei loro crediti. La lista dei creditori è lunghissima, e tutti sembrerebbero aver perso con questo accordo una somma considerevole di denaro. Le banche coinvolte, come riporta il giornale online Open, sono state costrette a classificare come perdita secca il rapporto col gruppo. Tra queste appaiono Unicredit con 8,5 milioni di euro persi, Banca Ifis con 4,8 milioni e Bnl con 4,1 milioni; sono presenti poi altri istituti di credito con perdite minori come San Paolo, Banco Bpm spa e Banca del Piemonte. Curiosa anche la presenza di Cristiano Ronaldo tra i creditori che hanno perdonato Lapo Elkann. Il campione portoghese aveva siglato un contratto con Italia Independent valido fino al 31 dicembre 2024, e vantava in totale 3,5 milioni di euro nei confronti di Lapo. Cr7 ha poi rinunciato a 2.875.453 euro circa, incassando "solamente" 718.863 euro. Tra i creditori che hanno siglato il condono, sempre secondo quanto riportato da Open, fanno parte anche la Borsa italiana spa, la Monte titoli spa, il revisore dei conti Deloitte & Touche spa, i rivenditori e fornitori di occhiali in Italia, in Cina e in Giappone, società di vigilanza armata delle sedi, agenzie di raccolta pubblicitaria, gli amministratori delle due società, i consulenti, i commercialisti, i legali e i licenziatari dei marchi. In totale gli appartenenti all’elenco hanno rinunciato a 7,2 milioni di euro.
Si conclude così l’avventura nell’occhialeria di Lapo Elkann, che ci ha rimesso circa 38 milioni di euro. In una nota inviata al tribunale di Ivrea, il rampollo della dinastia Agnelli ha voluto in qualche modo riparare al danno compiuto, elencando le motivazioni che hanno portato il suo gruppo al fallimento (poi evitato). Nella lettera si punta il dito verso le due ondate di Covid che hanno spezzato le gambe alla ripresa dell'azienda, e viene citato anche il campione di MotoGP Enea Bastianini, che aveva sottoscritto un accordo di sponsorizzazione, reo di non aver performato al meglio e di non aver garantito "la notorietà necessaria a diffondere sufficientemente la linea di occhiali lanciata con il suo brand 23 Bestia". Debiti cancellati e un fallimento scongiurato, ma le fortune per Lapo non finiscono qui. Infatti, il suo marchio Italia Independent alla fine è stato ceduto nello scorso mese di settembre per il valore di un milione di euro ad Am Group, holding che controlla il Gruppo Modo di Alessandro Lanaro. Si tratta di un grande protagonista nell’occhialeria made in Italy che ha permesso ad Elkann di rimanere nel business. Inoltre, il nipote dell’Avvocato nel frattempo è stato nominato direttore creativo della nuova linea di occhiali di Italian Independent dallo stesso Lanaro, e dovrebbe anche rimanere socio di maggioranza.