Milano, via Ceva, ore 2.06 della vigilia di Natale: la notte si trasforma in un incubo per Oscar, tassista 75enne, e la sua giovane cliente. Un'aggressione fulminea che ha lasciato entrambi sotto shock. Oscar, di origini romane ma a Milano dal 1973, si era fermato in zona Bovisasca, vicino alla casa della cliente, una lavoratrice arrivata dall’estero per le festività. Un problema al pos del taxi aveva bloccato il pagamento quando, improvvisamente, due uomini su una moto si sono avvicinati. I malviventi, con il casco ben calzato, sono passati all’azione: uno ha frantumato il vetro posteriore con la punta di un trapano, strappando borsa e cellulare alla ragazza, mentre l’altro ha aperto la portiera anteriore puntando un cacciavite al collo di Oscar. "Non hai scelta in quei momenti – racconta il tassista – dai tutto quello che hai e speri che finisca presto". Oscar ha consegnato i contanti guadagnati durante la serata, mentre il complice frugava nella vettura rubando due cellulari, uno dei quali usato come navigatore. Il tutto è avvenuto in meno di trenta secondi.
Terminata l’aggressione, i rapinatori sono fuggiti a tutta velocità, lasciando i due sconvolti. La madre della ragazza è scesa a saldare la corsa, mentre Oscar ha attivato il tasto Sos del taxi e contattato i carabinieri. Grazie all’applicazione di localizzazione, i cellulari sembrano trovarsi nella zona di via Negrotto, dove sono in corso le indagini. Nonostante lo shock, Oscar non si arrende: "È il primo episodio del genere in cinquant’anni di lavoro – spiega – e non mi fermerà. Il lavoro mi dà energia, da pensionato non saprei stare fermo". Ma l’amarezza resta: "Ora guarderò sempre le persone con sospetto". Una notte da dimenticare per un uomo che ama la sua città e il suo lavoro, ma che oggi si trova a fare i conti con una Milano che, a volte, mostra il suo lato più oscuro.