In programmazione già da questo weekend, e nello specifico da venerdì 28 ottobre, le misure del comune di Milano per fronteggiare il caro energia, che dovrebbero permettere di risparmiare almeno 1,5 milioni di euro.
A cominciare dalla scelta di rimandare di una settimana l’accensione del riscaldamento negli edifici, con messa in moto a partire solo dal 3 novembre. “Sto facendo verifiche visto che il tempo è ancora buono, col duplice obiettivo di risparmiare e non inquinare”, ha spiegato il sindaco. Un secondo rinvio visto la prima programmazione dal 22 ottobre, e per un massimo di 13 ore al giorno. Poca cosa, almeno, considerando l'insolita ottobrata.
Non solo, il piano energia si allunga anche all'illuminazione pubblica, lo smart working e i trasporti.
Per la precisione la luce delle strade sarà diminuita di un’ora al giorno: si accenderà 10 minuti più tardi la sera e si spegnerà 50 minuti prima la mattina. Inoltre è in previsione anche l’abbassamento della temperatura sui bus elettrici, tram e convogli della linea 2 della metropolitana, nonché la chiusura di alcuni uffici comunali, a partire dal 4 novembre. I dipendenti interessati – quindi gli uffici di via Durando 38, via Bergognone 30, via Pellico 16, via Sile 8, ossia oltre 2mila persone - potranno quindi lavorare da casa un giorno a settimana, o a libera scelta in altre sedi comunali, in modo da beneficiare di un periodo più lungo di chiusura di luce e riscaldamenti.
Inoltre Palazzo Marino ha già avviato una campagna di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per “l’adozione di pratiche e stivi di vita sostenibili e l’uso intelligente delle fonti di energia”. Ma se queste misure non dovessero essere sufficienti è già in programma per Sala un incontro con la premier Meloni. Sul piatto, in primo luogo, proprio il caro bollette.