Ho sentito Asia Argento dire che io mi “drogo” (che espressione squallida tra l’altro, io la userei soltanto se volessi disprezzare qualcuno). Certo che bisogna avere una faccia come il cu*o per andare a parlare degli altri in quel modo in televisione (a Verissimo da Silvia Toffanin, ndr), manco sarebbe accettabile da gente che non ha mai sperimentato una sola volta nella vita un bicchiere di vino o una sostanza chimicamente alterante dell’umore. Ma da una che si è fumata pure il brillantante della lavastoviglie che va in televisione a dire a tutta Italia cose che mettono in cattiva luce una persona, con nome e cognome, in assenza di questa persona, che non può quindi difendersi o dire altrettante miserie di lei come sarebbe giusto, beh, questo fa veramente venire i nervi.
Mi chiedo con che coraggio si possa permettere che prosegua il mio vilipendio pubblico, dove manco la madre di mia figlia ha un briciolo di riconoscenza, che schifo di società, che modello orrendo di donna, modello di aggressività, di grevità morale. Una madre decente lo ringrazia l’uomo che ha contribuito a donare la vita a suo figlio, a meno che questo uomo non abbia fatto del male a questo figlio, ma non mi pare proprio il mio caso, anzi, direi che siamo nella situazione opposta, cioè di un padre colto che ha nutrito amorevolmente la sua figlia non solo economicamente ma proprio in termini di cura amorevole, di gentilezza e di valori morali. Lui e inclusa tutta la sua famiglia d’origine che per mia figlia è stata ed è la sua famiglia, la sua casa. Ma che caz*o va in giro a dire, mi chiedo, questa svitata? E quelli che la fanno pure parlare e le danno retta. Perché non mi fanno pure a me poi l’intervista? Che mondo di mer*a, veramente.