Quarantasettesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto la lente di ingrandimento Aurora Ramazzotti in dolce attesa e e la dedica romantica della mamma Michelle, il cantautore Irama che si agghinda come l’albero di Natale (ma è anche vero che è il periodo giusto), la scoperta che i turisti a Milano vengono fregati dai baristi (lo avranno fatto anche con Giulia De Lellis) e Memo Remigi che si giustifica per aver toccato il fondoschiena di Jessica Morlacchi, ma adesso non sarà colpa di Antonio Ricci e la sua Striscia la notizia che ha sollevato il caso e… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha più segreti.
UP
Alessandro Egger, ma che bigiotteria: lui è un diamante puro
Alessandro Egger è stato definito da un giurato di Ballando con le stelle (non so se la Lucarelli, o da Mariotto, forse dalla prima) “bigiotteria”, roba fatta bene, magari meravigliosa, ma comunque da poco. Ecco, vorrei rassicurarlo: sei un diamante puro e lo pensa anche Caroline Smith, che è di certo una che sa visto che la Carolyn Smith Dance Academy ha sedi anche in Russia, Ucraina (come la mette con la guerra?), Polonia e Gran Bretagna ed è inoltre giudice internazionale per le danze latino americane. Egger in Tv ha raccontato un passato pieno di tensioni con la sua famiglia, ma sostenuto dalla nonna materna che si augura che lui giri pagina e torni a parlare con sua madre. Ecco, Alessandro, segui il consiglio di nonna che ti ama: l’unico modo per perdere ogni livore, che comunque fa star sempre male, è il perdono. Credimi. Un abbraccio, sei speciale.
DOWN
Giulia De Lellis, 12 euro un bicchiere di vino quando la bottiglia ne costa 22
Giornata pensante, davanti a un bar di Milano (un bar di passaggio, niente di lussuoso), dico: «Ci si merita un aperitivo». Tre bicchieri di Franciacorta. Intanto un bartender bravo e gentilissimo mi racconta che è stata da loro Giulia De Lellis, piccola, ma bellissima, anche se l’ha confusa con l’altra Giulia, la Salemi, altrettanto bella, ma con quindici centimetri d’altezza in più. Pago il conto: per tre bicchieri 36 euro (pensavo 15 come scritto sul cartello d’ingresso, credendo che in negozio una bottiglia costasse circa 22 euro). Dico al proprietario, gentilissimo, pure lui, ma evidentemente la sua gentilezza la usa come lubrificante d’inchiappettamento: «Sei diventato un po’ caruccio: 36 euro! Praticamente una cena al ristorante». Mi risponde: «Non ti hanno riconosciuto, pensavano fossi un turista». Cerca di ridarmi i soldi con un suo collaboratore. «Non fare queste cose con me», dico. Saluto e vado oltre. Mai più! Una certezza: i turisti vengono fregati. Un dubbio: avranno legnato come me anche la povera Giulia de Lellis?
UP
Irama Cantautore meraviglioso, ma meno accessoriato
Irama ha un solo difetto: si concia troppo, treccine, medagliette, orecchini, giubbotti, revers, bottoni, capelli tinti, e che è? Per il resto è uno dei giovani artisti più talentuosi che abbiamo. Ora è uscita la versione deluxe (come un profumo della pubblicità) del suo album Il giorno in cui ho smesso di pensare, con una nuova canzone, Ali, che ha presentato da Maria De Filippi, da cui tutto ha avuto inizio visto che ha vinto Amici 18. Filippo Maria Fanti, vero nome (Irama è sia l’anagramma del suo secondo nome – Maria – che la traduzione di “ritmo” in malese, perché ha origini malesi) a Sanremo 2022 ha portato Ovunque sarai, la canzone dedicata alla nonna scomparsa che m’ha ammazzato di commozione, splendida. Bravo Irama, ma togliti un po’ di accessori, non ne hai bisogno e sembri un albero di Natale, ma è anche vero che questo è il periodo.
DOWN
Soleil Sorge, oggi puoi comprare il suo libro con il bonus cultura
Amazon.it è categoricamente chiaro. Si legge: «Questo articolo è acquistabile con il Bonus Cultura e con il Bonus Carta del Docente quando venduto e spedito direttamente da Amazon... Verifica i termini e condizioni dell' iniziativa Bonus Cultura 18app e di Carta del Docente». Prezzo 17,95 euro. La cultura in questione è il libro di Soleil Sorge, la professionista dei reality (Uomini e donne, Isola, GfVip, Pupa e secchione), un volume che nel sito di Mondadori store viene presentato così: «Un libro ricco di consigli pratici... Un vero e proprio manuale per imparare ad amarci e diventare la versione migliore di noi stessi: indipendenti, determinati e amabilmente stronzi». Mi fa piacere che Soleil sia amata, un tempo gli stronzi li evitavi, oggi li puoi comprare con il bonus cultura. La cultura degli stronzi?
UP
Memo Remigi, per quella gelida manina. Nessuna vittima, tutti colpevoli?
Mi fa piacere che Memo Remigi, buttato fuori da Oggi è un altro giorno dopo aver palpato il sedere a Jessica Morlacchi credendo di non essere visto, abbia espresso le sue ragioni in una intervista con Massimo Giletti. Certo di ragioni non ne ha, però come dice Maurizio Costanzo, la pena deve essere proporzionata all’offesa. Memo a Giletti ha detto: «Jessica è una ragazza molto divertente… è scivolata la mano sulla natica. Lei mi ha dato un piccolo schiaffo sulla mano… E allora, se in questo frangente lei si fosse così risentita o offesa, io alla fine della trasmissione le avrei senz'altro chiesto scusa, ma non mi è stato detto niente». Beh, non è che è stata colpa di Jessica, rea di non essersi incazzata, ma di certo non è divertente sentirsi palpare il sedere. Una cosa è certa, se non ci fosse stata Striscia la notizia che ha ripreso il tweet di un telespettatore, che aveva notato l’impercettibile manina di Memo, nulla sarebbe successo. Mo’, diranno che è tutta colpa di Antonio Ricci?
DOWN
Da Ilary Blasy a Brad Pitt, i soldi vanno dove i soldi già ci sono
In America mi dicono che i personaggi di Hollywood non fanno mai (o quasi mai) pubblicità, visto che già guadagnano (i veri divi del botteghino ovviamente) 30 milioni di dollari a film e sarebbe proprio una barbonata se apparissero anche nella pubblicità del detersivo o dell’amaro. Non so se è giusto, o meno, ma qualcuno ha trovato la scappatoia e così non appaiono in America ma in altri paesi sì. È il caso di Daniel Craig che reclamizza la vodka Belvedere o Brad Pitt che beve una ventina di caffè di fila con la macchina espresso De Longhi. Sul fronte dei profumi poi si sprecano, da Natalie Portman a Giulia Roberts. Non so se i loro spot vanno anche in Usa, di certo non esportano quelli con Marcell Jacobs o Ilary Blasi, là non li conosce nessuno, o quasi.
UP
Eleonora Daniele, share da capogiro per un pubblico adorato
Si parla tanto dello share di Rosario Fiorello, ma vale la pena anche di sottolineare quello che fa Eleonora Daniele su Rai uno ogni giorno con Storie Italiane, dove come opinionista vado credo da dieci anni. Altri ci passerebbero sopra su certi numeri, seguendo un bon ton del lowprofile, visto che stiamo parlando di amici, ma non è il mio caso, visto che il basso profilo (della serie: «Far finta di nulla perché siam signori») non fa per me, che con non sono né basso, né signore. Storie Italiane gira vicina al 20 per cento di share e, calcolato che vive senza grandi spese o promozioni, direi che è un bel risultato. La differenza rispetto ad altri programmi? È che viene scritta pensando al pubblico, che, come ripeto sempre, è il nostro vero editore. Purtroppo a volte ci sono giornalisti che pensano prima di tutto a se stessi, e ai loro rapporti clientelari, politici, alla loro immagine. Ma sia io sia Eleonora sappiamo bene che il nostro vero datore di lavoro è chi ci vede o ci legge. E, come si dice, grazie per tutto l’affetto.
DOWN
Naomi Campbell, a 52 anni si avrà pur il diritto di una ruga
Guardo le foto di Naomi Campbell sul suo Instagram ed è molto più bella e liscia di quando ne aveva 20 e cenava con Briatore o con Versace ed io trovavo il modo di sedermi accanto a lei. La cosa che mi lascia stupefatto è che con questa storia dei lifting, dei filler, e ormai dei filtri digitali, s’è perso il senso del passare del tempo. Non dico che è meglio gettare la spugna, ma un paio di rughette (della serie: «Ho vissuto, ho amato, eccomi») ci starebbero anche. Invece niente, se vuoi vedere un paio di rughe su Naomi (ma anche sulla Parietti o sulla Carlucci) devi andare indietro nel tempo, almeno di trent’anni, quando ancora erano acerbe. Certo le alternative sono due: o mostri come sei al naturale o fai come Ursula Andress che non vuole più uscire, a casa, con la sua intimità e le sue rughe: tanto non le vede più nessuno.
UP
Aurora Ramazzotti, la pancina avanza e fa effetto vedere Michelle vent’anni fa con lei
Aurora Ramazzotti posta al sua foto con la pancina che ormai si vede. Goffredo Cerza, il manager che la ama, le sta accanto, qualcuno ha già scritto che ha superato il settimo mese, io non ho ancora capito, anche perché mi dicono la settimana ed essendo negato non capisco a che punto è. Intanto sua mamma Michelle (che non è incinta, visto che lo dicono ogni quarto d’ora) ha postato una foto meravigliosa: lei con Aurora appena nata, un amore. E scrive che tra poco potrà anche lei avere una foto simile, «Ti amo infinitamente, Mamma». E giù lacrime di commozione.
DOWN
Ignobili sparate: «Se poi la violenza colpirà Crosetto… non mi strapperò i capelli»
Forte di una età verde, ma non verdissima, la mia, rimando come interdetto di fronte a chi, pure lui non giovane fa sparate inneggiando a tempi in cui in piazza si sparava contro gli uni o contro gli altri, in nome di una giustizia popolare che non guarda in faccia a nessuno. In nome di quella giustizia dopo la rivoluzione d’ottobre del 1917, l’anno dopo, fu sterminata la famiglia dello zar, compresi i bambini, un’oscenità storica, e in tempi più recenti da noi troppe vittime compreso il giuslavorista Marco Biagi. Ora sentire a Quarta Repubblica, a una manifestazione e che vede protagonisti alcuni manifestanti, uno di loro, un distinto signore, così ha riassunto i motivi dell’opposizione al governo: «Il pericolo di una violenza c’è oggettivamente nell’evoluzione della situazione. Quanto pensano che i lavoratori possano accettare salari che calano da 30 anni, contratti che non vengono rinnovati, attacco al reddito di cittadinanza, disoccupazione e aumento delle bollette? La violenza sta lì. Se poi la violenza colpirà Crosetto… non mi strapperò i capelli». Il signore non sa che, se la violenza colpirà Guido Crosetto, i suoi diritti saranno abrogati da chi perpetrerà quella violenza. Quel signore forse non sa che millenni fa abbiamo iniziato un percorso di civiltà, di tolleranza, che troppo spesso si è interrotto, ma che non abbiamo intenzione di interrompere.