Quarantacinquesima puntata della rubrica curata da Roberto Alessi, giornalista e direttore del settimanale Novella 2000, che analizza per MOW le notizie e le indiscrezioni UP and DOWN che più stanno facendo discutere o che, con ogni probabilità, affolleranno siti e giornali di gossip nei prossimi giorni. Stavolta sotto la lente di ingrandimento Jovanotti che ora fa pure il barista, gli sconvolgenti (per la sinistra) apprezzamenti di Rocco Papaleo per la Meloni, il pranzo piemontese ipercalorico di Papa Francesco, le storie di Marco Baldini sui problemi di soldi, il Mondiale del Qatar boicottato ma non troppo in casa Rai e… con “Torna a casa Alessi” il mondo dello spettacolo non ha più segreti.
UP
Jovanotti: educato gentile, sorridente, pure barista
Jonanotti arriva a Milano, entra al bar El Birocc, dietro alla Scala, si prende qualcosa, senza rompere, voce bassa, tranquillo, discreto, senza fare il figo di Parigi. Ma quando si è alti più di un metro e novanta, quando si è un artista adorato da due generazioni, non bastano occhiali e cappello per passare inosservato. Riconosciuto scatta il selfie ricordo dietro al bancone con chi ci lavora. Giusto da mandare alla chat degli gli amici, ma tra gli amici del barista del bar Birocc di Brera, Francesco Di Lecce (che è di Bisceglie), ci sono anch’io ed ecco la foto con Francesco, Jovanotti e Danilo, con il grembiule nero, che fa i panini alla mortadella più buoni del mondo. E mi fa piacere che Jovanotti, che conosco da quando era un ragazzo non sia cambiato: educato, disponibile, sorridente. In un mondo di arroganti (vorrei usare un’altra parola: str….) è perfino rassicurante.
DOWN
Rocco Papaleo: la sinistra sconvolta, apprezza la Meloni
Per questa frase quelli che ancora sperano e cantano Bandiera rossa sono insorti sconvolti. «Sì, non rinnego nulla, però pur essendo di sinistra devo riconoscere che la Meloni è una politica molto brillante e intelligente. Ha la capacità di portare avanti le proprie idee». Rocco Papaleo l’ha ammesso a Annamaria Piacentini su Libero. «In questo momento dobbiamo dare un punto in più alla destra, la sinistra non ce l'ha fatta». La sinistra, ripeto, è insorta, della serie: «Mo’ che hanno loro i quattrini e per finanziare lo spettacolo una bella lisciata non fa mai male». Perfidi, come sempre. Ma poi Rocco sottolinea anche che Giorgia Meloni è donna e le donne «Sono la mia religione in tutti i sensi. Confesso di essere sempre stato un galletto». Forse è meglio ricordare che il premier ha un compagno, Andrea Giambruno, che, giusto dandogli solo un’occhiata, lo straccia a mani basse.
UP
Papa Bergoglio: pranzo ipercalorico e a tavola parla dialetto piemontese
Sono pazzo di Papa Francesco, sono un vero fan, come sapete è andato a trovare la cugina Carla Rabezzana, che lo chiama "Il cugino Giorgio", a Portacomaro (Asti). Una visita privatissima e quasi segreta. Non si vedevano da 3 anni per la pandemia. Francesco l’aveva confidato in Vaticano a Mar Awa III, Patriarca della Chiesa Assira d’Oriente, dopo il suo incontro la mattina gli ha detto: «Avrei voluto condividere con voi il pranzo, per concludere bene, ma devo partire alle 10.30. Per favore, scusatemi! Non vorrei che si dica che questo Papa è un po' tirchio e non ci invita a pranzo!".
Ha vinto la famiglia ma pure la gola: in Vaticano infatti il Papa viene tenuto a dieta, per i suoi problemi alle anche, al massimo sgarra con un risottino insipido. Da Carla invece s’è scofanato il meglio della cucina piemontese, cucinata proprio da Carla, 90 anni: insalata russa, agnolotti del plin, arrosto, verdure e bunet, budino piemontese a base di latte, uova, cacao, amaretti e liquore e rum. Tutto annaffiato con vino Grignolino. Non solo, ma ho pure scoperto che a tavola, erano in sette, hanno parlato solo in dialetto. Sì, il papa parla la lingua dei suoi, il piemontese. Come si fa a non amarlo?
DOWN
Angelina Mango: vita dura per i figli di… anche se “orfana reale”
Alla scuola di amici è arrivata Angelina Mango, apriti cielo: è la figlia di Pino Mango, il grande cantautore comparso nel 2014 per un infarto sul palco mentre cantava Oro, e della cantante Laura Valente (che ha lavorato anche con i Matia Bazar) e tutti a urlare “Raccomandata!”. Ha già inciso per la Sony, e una sua canzone è stata “visitata” da Tiziano Ferro che gliel’ha rispedita da Los Angeles e lei l’ha cantata al concerto del primo maggio.
Forse, a parte Luca, il figlio di Gigi D’Alessio, LDA, nessuno aveva avuto tanto prima di arrivare ad Amici, ma è comunque dura la vita dei figli di…: ti guardano come una privilegiata anche se sei orfana, che è la cosa più brutta. Tanto che nella sua prima canzone incisa, Formiche, ha scritto: “Avevo bisogno di raccontare la mia storia / la canterò in rima come un giullare di corte / mi tolgo la corona e indosso scarpe a punta / guarda l’orfana reale”. Parole un po’ dure che spero abbia superato. Angelina, non ascoltare le cattiverie, vai dritta per la tua strada e approfitta di Amici 2022.
UP
Marco Mingardi: il vincitore di “Tu si que vales” e la strana reazione di Maria
Tu si que vales 2022 è stato vinto da Marco Mingardi, un imitatore eccezionale, davvero bravo, pure cantante con una estensione vocale pazzesca. E ha vinto perché è il pubblico che lo ha votato e il pubblico è sovrano. Già perché il suo percorso nel programma non è stato semplice. L’imitatore e cantante nettunese di 54 anni è stato ripescato per la puntata finale dopo essere stato eliminato (e qui sono scoppiate le polemiche), ma la mia sensazione (giusto un’impressione) è che non piacesse fino in fondo, tanto che al gran finale del programma si sono alzati per congratularsi con lui solo Gerry Scotti e Teo Mammuccari, mentre Maria De Filippi, che comunque applaudiva e Rudy Zerby sono rimasti seduti. Strano, ma forse si fa così o forse Mingardi ha pagato per un certo atteggiamento poco empatico che aveva mostrato nelle puntate precedenti. Forse.
DOWN
Marco Baldini, due le ipotesi: «O racconta palle o ci ha preso in giro»
«Il gioco è stata solo una copertura, non sono mai stato ludopatico, l’ho detto perché ero finito in un giro di malavita». È questa la rivelazione choc fatta da Marco Baldini ai microfoni del podcast “One More Time”, conversando con Luca Casadei. Ma come è possibile? Ma se per anni ci ha raccontato questa storia, a me, agli amici, perfino a Fiorello che l’ha reso famosissimo e che aveva conosciuto a Radio Dee Jay. Ci ha preso in giro per tutti questi anni? «Non sono mai stato un vizioso, non sono mai stato un giocatore compulsivo».
Con noi poteva stare zitto, punto e basta, non doveva giustificarsi. Pare che per fare delle speculazioni fosse finito in un giro di malaffare, spinto dal desiderio di diventare ricco velocemente. Alcuni amici (o ex) ora dicono: «Due le ipotesi: o racconta palle o ci ha preso in giro».
Sempre a Casadei ha raccontato che Fiorello non lo vuole più e ha ragione. Ma se Fiore non lo vuole incontrare non è certo per il gioco o altro, ma perché il lavoro era diventato difficile con lui. Son felice però nello scoprire che è tutto risolto: oggi Marco ha una famiglia, una compagna eccezionale, un figlio meraviglioso, e un bel lavoro in una radio che lo diverte. Bravo, Marco, continua così.
UP
Il premier britannico Sunak: meglio le scarpe italiane di quelle inglesi
È diventato premier da poco ma già gli stanno facendo un mazzo tanto. Parlo di Rishi Sunak, premier britannico e miliardario di suo. «Mentre il Regno Unito sprofondava in una crisi nera, invece del confronto sulle idee dell’uno e dell’altro si consumavano fiumi di inchiostro sui mocassini firmati Prada scamosciati sfoggiati da Rishi Sunak in un cantiere edile», scrivono. Non solo ma non sono passate inosservate anche le car shoes Tod’s di Diego Della Valle al Summit di Bali. È ricco che spenda i suoi soldi come vuole, semmai la critica sta nel fatto che non indossa scarpe inglesi, il minimo per il premier. Diciamolo: italians do it better… anche con i piedi.
DOWN
Elon Musk: il miliardario o è inesperto di social o non scrive lui sul suo Twitter
Possibile che Elon Musk, espertissimo di diritto d’autore, abbia fatto una scemenza simile? Ha usato «senza permesso» un’opera dell’artista italiano Milo Manara Donald Trump nella speranza di riuscire a “indurre in tentazione” Donald Trump per tornare su Twitter dove i precedenti proprietari l’avevano oscurato dopo le violenze alla casa bianca dei repubblicani integralisti. Manara che è uno che non si impressiona non ha apprezzato la “promozione” e ha scritto: «Vorrei che Elon Musk fosse obbligato a twittare mille volte: “Non userò mai più i disegni di Milo Manara senza permesso”, come a scuola minacciando, credo per ridere, di fargli causa per 44 miliardi, la cifra che Musk ha speso per comprare Twitter, forse visti anche le migliaia di licenziamenti che fa. E sempre Manara dice: «Così potrei ricomprare Twitter e ridarlo in gestione a qualcuno di più adulto». In tutto ciò Musk se l’è fatta sotto e ha cancellato subito il meme. Strano, vero? E a ‘sto punto sorge una domanda: c’è qualcun altro che scrive su Twitter al suo posto, un social media manager? Tradotto: l’account di Musk forse è solo firmato, visto che non è lui a scrivere?
DOWN
Alessandra De Stefano: “Il Mondiale di calcio è di tutti”. Ma è davvero così?
Ho conosciuto Alessandra di Stefano, direttore di Rai sport e conduttrice di Il circolo dei mondiali su Rai 1, e sembrerebbe la peggior nemica di questo torneo. Dice: «Questo Mondiale non si sarebbe dovuto giocare. O meglio, non si doveva assegnare al Qatar, che si è offerto lo sport più bello del mondo calpestando i diritti umani, corrompendo, imbrogliando, grazie alla complicità dei signori del football che glielo hanno venduto nel 2010». A quanto? «Nelle casse della Fifa questo evento planetario porterà 5 miliardi e mezzo di dollari».
Più che presentarlo quindi il mondiale andava boicottato?
«Decidere non è stato facile, poi ci siamo detti che il Mondiale è di tutti e non di pochi privilegiati, come Olimpiadi, Paralimpiadi e la Nazionale stessa». Sicura? Intanto il grande Fratello ha battuto per la prima volta Rai 1 che dava una partita per due punti (23, 4 %).
UP
Gianni Ippoliti: la sua rubrica supera il 30 per cento di share. Rischia di brutto
Leggo su TvBlog a proposito degli ascolti di domenica scorsa: «La curva blu di Rai1 è nettamente in testa poi fin verso la soglia del 30% di share con Unomattina in famiglia con il picco manco a dirlo durante la rassegna stampa rosa di Gianni Ippoliti». Povero Ippoliti: l’hanno messo in un bel guaio, non oso pensare l’invidia, gli odii, le ripicche, del resto al sua rassegna stampa è seguitissima, e la tragedia per chi fa il mio lavoro è che lui la fa assolutamente da battitore libero, parla dei personaggi Rai, ma anche di Mediaset, prendendo in giro tutti, me compreso, mitica la rubrica «Fornelli spenti», con i soliti personaggi che posano in cucina mentre preparano spaghetti in pentole senza acqua e con il fornello spento, giusto per fare la foto, niente più, d’altra parte con quello che costa la bolletta del gas oggi c’è da capirli.