Parto da un mea culpa, da un coming out professionale: 'Ne Vedremo delle Belle' è il primo e unico (finora) programma tv che mi sia mai rifiutata di pagellare. Non perché in onda contemporaneamente ad Amici, ho la soglia d'attenzione ubiqua da anni oramai. Fin dall'esordio, l'ho trovato una triste accozzaglia di brutture senza capo né coda. Vedevo l'interesse social, il fermento degli amanti del trash. E avrei davvero voluto essere dei loro. Purtroppo, non ci sono riuscita. Assistere allo scempio, nonché all'umiliazione, di questa mezza dozzina di ex showgirl a me personalmente metteva mestizia. Eccezion fatta per Lorenza Mario, un'apparizione divina e piena di talento, nonché alle morigerate sempre eleganti Adriana Volpe e Laura Freddi, tutte le altre 'belle' sembravano essere lì per dimostrare di non aver mai saputo far nulla nella vita, come fosse un vanto. Il tutto in un clima da sagra paesana, con giuria (Venier, De Sica Frank Matano) impercettibile e scazzi tra colleghe che impiegavano cinque minuti a passare da croccanti a petulanti. Il cliché della donnina appariscente ma scema, per fortuna, appartiene oramai al Pleistocene della tv ed è bene che là rimanga ben saldo. Infatti, il pubblico ha rigettato lo show e nella giornata di ieri, lunedì 8 aprile 2025, lo stesso Conti ne ha annunciato la chiusura anticipata con l'ultima puntata in onda questo sabato. Amen. Nel farlo, però, il gran cerimoniere ha scaricato il barile del flop sulle collottole del cast: "È mancato l'aspetto fondamentale che doveva essere il pepe tra le protagoniste, pepe che non c'è stato: la loro voglia di fare spettacolo ha superato quella del battibecco", dice lui. Proprio lui che 'sta caciara l'ha ideata, messa in piedi, trascinata su Rai 1 scegliendo ogni elemento della trasmissione e condotta. Mo' va a finire che il tonfo sia colpa di Valeria Marini & compagnia latrante? Almeno questo no, non è corretto negli scintillanti confronti di ognuna delle malcapitate. Qui per fare giustizia, per ricordare che un capitano non abbandona la nave che affonda accusando l'ignavia dei marinai e, già che ci siamo, per lasciare spazio all'affondo di Simona Tagli, illustre esclusa dal cast che non perde la ghiotta occasione di levarsi, ora, qualche macigno dalle décolleté. Adesso sì che 'Ne Vedremo delle Belle', Carlo!
Valeria Marini (e/o Pamela Prati) che cantano, perdonate l'espressione forte, 'La Cura per me' di Giorgia non è 'spettacolo', è puro canile, dalle parti del vilipendio. Se questo, poi, fosse solo un momento della trasmissione, si potrebbe anche lasciar correre. Invece, l'intero format si basa su figuracce canore e danzanti delle sue protagoniste, con la giuria a prenderle in giro sottolineando le ferali mancanze e l'horror vacui di ogni performance. Le 'belle' si sentono dive, o ne recitano la parte, ma in realtà sono bullizzate dall'Italia intera ogni volta che aprono bocca o tentano un pliè. Con questi risultati 'artistici' è chiaro che la scelta a monte sia stata quella dell'umiliazione d'incapaci in diretta tv. E ha fatto ridere? A volte. Ma, soprattutto, lo ribadisco, ha fatto tristezza. Profonda tristezza. Rifilando al sabato sera di Rai 1 uno strazio perenne, irrispettoso nei confronti dei partecipanti come del pubblico a casa. Carlo Conti, però, di fronte al flop conclamato, se ne lava le mani, lui Ponzio Pilato.
Annunciando la chiusura anticipata della trasmissione, grazie al cielo, imputa lo scarso interesse degli spettatori alla protagoniste che non hanno avuto voglia di litigare, preferendo fare 'spettacolo'. Ah, sì? Ma quando? Dove? Una delle più enormi fallacie del format era proprio questo essere né carne né pesce, un mischione tra reality becero e talent scadentissimo dove il primo prendeva quasi sempre il sopravvento sul secondo: le 'belle' si accusavano a vicenda di essersi comprate i follower social, riesumavano vecchie ruggini dal 'Bagaglino', bisticciavano su chi fosse effettivamente più celebre nel '92. E null'altro pareva interessar loro, oltre ai giudizi tranchant su come andassero in giro vestite (male) le altre. Di voglia di telerissa ne avevano eccome, con effetto insostenibile pollaio dietro l'angolo ogni minuto, gli scazzi in tacco 12 erano proprio il cuore dello show. Un cuore, come detto, non pulsante ma petulante assai, estenuante. E che Conti, insiema alla giuria, ha provveduto ad addomesticare per non trasformare nessuna miccia in incendio. Ora, invece, si lamenta che non abbiano litigato abbastanza? Con quale barbaro coraggio, domandiamo, gliel'ha sostanzialmente impedito lui stesso in persona!
Tra le 'belle' che non abbiamo visto, Simona Tagli, esclusa dalla rosa delle protagoniste con grande scorno mediatico da parte sua. Ebbene, l'abbiamo contatatta per chiederle, visti i risultati della trasmissione, se rimpiange ancora di non aver partecipato e, soprattutto, se con lei le cose sarebbero andate diversamente. Ecco la sua personale recensione del disgraziato show:
Io non mi sarei omologata a queste soubrette che per me sono state davvero il nulla cosmico. Senza dinamiche non si va da nessuna parte, chi fa tv non può non saperlo! Se fossi stata nel programma, avrei strappato le extension a tutte quante, facendo notizia e creando scalpore. Non solo le concorrenti, ma tutti mi sono sembrati, invece, troppo perbenisti. Le soubrette stavano lì composte nella liturgia di una prima serata di Rai 1. Però lì il loro ruolo non era quello di ballare e cantare - anche perché vabbè, lasciamo perdere dai... - ma di essere frizzanti, divertenti, di intrattenere. Da questo punto di vista le ho proprio trovate ingessate, anzi, diciamoci la verità: arrugginite!
Sarà questo l'epitaffio definitivo a 'Ne Vedremo delle Belle'? Dopotutto, ci auguriamo proprio di sì. Simona Tagli non perdona!
