Roma sarà anche la città più bella del mondo, ma traffico e parcheggi sono un inferno. La Capitale ha raggiunto il record di ben 60mila sanzioni da inizio anno. Il corriere della Sera ha fatto un “tour” con dei vigili ai Parioli, e la tendenza non è stata smentita. In un’ora? 67 infrazioni. La media è di una ogni 120 secondi. Le scuse sono sempre le solite: “Ero dal farmacista”, “Ero dal notaio”, “Un attimo che aspetto mia madre”. Nulla di nuovo sotto il sole. Ma sotto ai tergicristalli delle auto parcheggiate in divieto di sosta qualcosa di nuovo c’è. Un bel verbale. La metà ci accorge dell’arrivo degli agenti e riesce a passarla liscia, ma altri neanche ci provano a contrattare. Gli autobus sono costretti alla gincana tra le doppie file e il traffico scorre lento anche per via dei parcheggi ad cazzum fatti un po’ ovunque: sulle strisce pedonali, davanti ai passi carrabili. Persino furgoni e tir occupano tutti gli spazi vuoti, sbeccando fuori dalle righe, ammesso ve ne siano.
Poi le commissioni. Tra via Antonelli e viale Parioli file di soste vietate per consegnare pacchi e raggiungere uffici. In 200 metri una decina di multe. In viale Parioli la situazione è ingestibile. Le bici passano sui marciapiedi, i motorini non riescono a superare gli ostacoli, tanto è risicato lo spazio disponibile. Anche i garage privati non vengono risparmiati, né i negozi o le bancarelle. I giornalisti del Corriere hanno percorso due chilometri, per circa un’oretta, il tempo di assistere a 37 sanzioni elevate su 67 infrazioni. Intanto, in giro per Roma, un milione di veicoli sono la benzina sul fuoco di una situazione arrivata davvero al limite.