Lo scrittore Nicolai Lilin ha annunciato dal suo canale Instagram che alle ore 18 avrebbe trasmesso un video dal titolo abbastanza didascalico, ma certamente non fuorviante: Come mi sono arruolato (quasi) nella Wagner. Noi di MOW abbiamo ascoltato le sue parole e in questo articolo proviamo a ricostruire i circa quaranta minuti in cui si evince che la brigata Wagner, contrariamente a quanto si possa pensare, è ancora operativa sul territorio russo. Ma andiamo con ordine. Come mi sono arruolato (quasi) nella Wagner sembra quasi un titolo alla Vice prima maniera, peccato per quel quasi che in qualche modo frena repentinamente la curiosità dello spettatore. Quel quasi in realtà dovrebbe essere messo al centro di un’attenta disamina semantica perché di fatto non restituisce un’identità vera e propria al video che abbiamo guardato e forse confonde le idee. È quasi un’inchiesta? È quasi un reportage? O forse è quasi una testimonianza? Ad alimentare i dubbi sul lavoro è lo stesso Lilin che – per sua ammissione – non ha registrato il dialogo con il personale della Wagner. Dice di aver chiesto il permesso di farlo e che gli sia stato negato. Lilin non è un giornalista e potrebbe aggirare abbastanza agilmente alcuni divieti di natura etica. E poi è abbastanza palese che nessuno si sarebbe accorto se lui avesse in qualche modo registrato la conversazione. Cosa ci avrebbe dovuto fare? Assolutamente nulla, ma converrete con noi che esordire nel video dicendo che “tutto quello che vi racconterò è registrato” avrebbe avvalorato (e non di poco) ogni sua singola parola. In altri termini: Lilin parla per quasi quaranta minuti, dice cose interessanti, ma dobbiamo soltanto fidarci di lui.
Mi voglio arruolare. Come faccio?
È più semplice di quanto sembri. Infatti Lilin dice di aver trovato dei numeri di telefono sulla pubblicità all’interno di alcuni canali Telegram. L'autore ha chiamato e dall’altra parte del telefono ha risposto un ragazzo di circa 25-30 anni che ha ascoltato con grande attenzione ed educazione le esigenze di Lilin che ha subito dichiarato di volersi arruolare con la Wagner specificando però di vivere all’estero. Gli sono stati chieste le generalità e i documenti e gli è stato detto di attendere una telefonata che sarebbe arrivata entro poco.
We Want You!
Effettivamente un’ora dopo il telefono di Lilin squilla e la stessa voce di prima gli conferma che sì, può farlo. Può entrate nella Wagner. E per farlo non serve fare altro che recarsi nel centro di reclutamento che si trova a Molkin nel sud della Russia. Una località famosa ai tempi dell’URSS per i campi di addestramento dei servizi segreti. Campi che non sarebbero mai stati dismessi e che oggi ospiterebbero il centro reclute della brigata. Lilin riceve anche indicazioni sulla valigia. Può portare vestiti e oggetti personali, ma sono vietati strumenti elettronici per la registrazione audio-video e i cellulari sono tenuti in custodia, ma possono essere usati due volte al giorno per pochi minuti.
A questo punto Lilin chiede conferma che sia tutto ok, facendo riferimento ai fatti dello scorso 24 giugno. La persona dall’altro lato del telefono dice che non può discutere di certi argomenti ma aggiunge che non c’è stato alcun cambiamento recente e tutto prosegue con il solito ritmo.
Criteri di inclusione
Ma cosa serve per far parte della Wagner? Questa è una delle parti più interessanti. A Lilin vengono snocciolate informazioni variegate come se fosse al telefono con il servizio clienti di qualche compagnia aerea. Prima di tutto non bisogna temere di infrangere la legge russa, anzi la Russia approva e la Wagner lavora per mantenere questa armonia. È obbligatorio firmare il contratto con un’assicurazione e la Wagner contribuisce al pagamento del premio per il 50%. Possono fare domanda i maggiori di 22 anni. Vengono presi in considerazione anche i minori, ma devono dimostrare di aver già svolto il servizio militare in Russia. Questo punto non è banale, perché la Russia tiene ai suoi militari di leva. Tra i 22 e i 55 anni l’adesione è aperta a tutti e non è necessario dimostrare di aver fatto la leva. Qualsiasi tipo di formazione militare sarà fornita nell’addestramento. Sopra i 55 anni sarà necessario sottoporsi a rigidi controlli sanitari. In generale non potranno essere ammessi uomini che in passato hanno avuto infarti, ictus, tumori, tubercolosi e asma. Per entrare bisogna dimostrare di non avere condanne. Ultimo punto: bisognerà sottoporsi alla macchina della verità. Superato anche questo step si entrerà ufficialmente a far parte della Wagner. Salvo imprevisti per farlo ci vuole un’intera giornata, dal momento in cui ci si presenta ai cancelli nella sede di Molkin.
Si, ma lo stipendio?
Lilin chiede informazioni per un contratto base tempo minimo che ha una durata di 6 mesi più un mese di vacanza retribuito. Questo inquadramento ha un compenso di 240.000 rubli. Lilin non specifica se si tratta di un compenso mensile, ma trattandosi di circa 2.400 euro ci sembra di poter dire che la risposta sia affermativa. Ma c’è un’aggiunta: Lilin ha prestato servizio durante la guerra di Crimea, questo fa di lui un esperto e il suo compenso balza automaticamente a 460.000 rubli (4.645 euro). Questa cifra può essere maggiorata da un bonus (250.000 rubli) se il soldato viene inviato in ambienti ostili, in altre parole: se va in guerra. Un alto graduato, o un responsabile di altri soldati può arrivare a guadagnare fino a 1 milione di rubli (10.100 euro).
Tirando le somme
Stando alla conversazione riportata da Lilin non ci sarebbero dubbi e la Wagner sarebbe ancora attiva e operativa in Russia. Secondo lui il lavoro al momento sarebbe proteso verso la costituzione di un esercito in Bielorussia fedele a Lukashenko in attesa che qualcosa succeda. Cosa? Difficile a dirsi. Molto probabilmente che si tratti dell’apertura di un nuovo fronte bellico.