Si sapeva da febbraio. Febbraio. Era stata Dagospia ad annunciare la rottura tra i due divi de noartri, per quanto i diretti interessati si fossero prodigati a smentire lo scoop. Oggi pare proprio che il Capitano stia frequentando da mesi una certa Noemi Bocchi, bombastica copia carbone dell'ex moglie, mentre a Ilary la stampa scandalistica appioppa flirt fantasiosi (s'è fatto perfino il nome di Luca Tommasini, gente, Luca Tommasini!).

In questo valzer di vacuità, chi la spara più grossa vince click, views, campionati di storytelling e pippe ai passeri ma anche la perplessità di chi, davanti a questa notizia, continua a vivere la propria vita esattamente come prima. Esatto, siamo in molti a non essere sotto choc, ad aver rifiutato il lutto al braccio, a non allinearci all'effetto nostalgia nei confronti di un amore che, non ce ne vogliano i fan, non è che abbia mai avuto granché da dire. Viene superato di misura perfino da Orietta Berti e il suo Osvaldo: insieme da una vita, lei fa collezione di intimo sexy che confeziona ancora oggi con le sue manine sante. Inoltre, tutta la famiglia si chiama con la "O", animali domestici e nipoti compresi. I Totti c'hanno dato "Chanel" come massimo sussulto onomastico.  

I motivi per cui eleviamo al cielo il nostro più sonoro "e 'sti cazzi" sono tanti: oltre alla (non) freschezza della news, vecchia oramai di cinque mesi cinque, andiamo a sfatare qualche mito. Primo fra tutti, la favola del calciatore e della velina. La favola del calciatore e della velina (pardon, in questo caso "Letterina") non è mai stata una "favola". Al massimo, un cliché da sbertucciare in pubblica piazza. Hanno incarnato questo "mito", tra gli altri, Elisabetta Canalis e Bobo Vieri, Melissa Satta e Kevin Prince Boateng... Li avete mai invidiati (muscoli e forme, a parte)? Vi hanno mai rimandato l'impressione di essere love story particolarmente romantiche? Ma per cortesia. 

Intendiamoci: presi individualmente Francesco Totti e Ilary Blasi sono due fenomeni e non si discute. Lui per il calcio e lei per la tv restano mostri dalle carriere sfolgoranti che tanto hanno dato a tifosi e pubblico e altrettanto, ne siamo certi, continueranno a dare. Presi come coppia, però, a parte la spavaldata di quel "Sei unica!" stampato sotto alla maglia giallorossa der Pupone ai tempi del corteggiamento, cosa rimane? Una coppia come tante che si è unita in matrimonio, ha messo su famiglia e a una certa s'è detta ciao ciao (con le mani e con tutto il resto). Avanguardia pura.

È stato rarissimo vederli insieme, scelta personale e più che condivisibile, nel corso dei loro due decenni d'amore: le ultime immagini che abbiamo della coppia vede i nostri eroi intenti a bisticciare sulle pasticche per la lavastoviglie in un celebre spot. Roba che Sandra Mondaini e Raimondo Vianello scansateve, proprio. 

Forse è anche questo che è mancato alla compianta coppia Totti-Blasi: un vero e proprio conflitto, quella volta che si sono tirati i piatti, un po' di fuoco. O anche di "Che barba, che noia". Sempre perfetti e smaglianti, mostravano l'appeal sentimentale di una sogliola lessa impiattata bene. E che fa, non empatizza, signora mia? Non lo sogna anche lei un amore così? Per quanto ci è stato dato sapere, un cardiogramma piattissimo che, vista la rilevanza mediatica dei coinvolti, ha saltato lo squalo diventando mito, grande epopea sentiementale. Ma de che? L'unico brivido lo regalò Fabrizio Corona quando, all'indomani delle nozze, tirò fuori una presunta infedeltà del Capitano con Flavia Vento (indiscrezione più che smentita milioni e milioni di volte, ma all'epoca fece scalpore). 

A tutti i Gianluigini che si stanno strappando le vesti social perché: "Se non ce l'hanno fatta loro, che speranze possiamo mai avere noi comuni mortali?", regaliamo un affettuoso buffetto sulla guancia sussurrandogli all'orecchio: "Zero. Proprio come prima". E se davvero le vostre aspettative sentimentali erano direttamente proporzionali alla durata di una coppia di vip, forse è meglio così. Per la sussistenza stessa del genere umano, qualora qualcuno ne sentisse ancora il bisogno. 

"La vita senza amore dimmi tu che vita è", è solo l'inizio. Di uno stupido e fastidioso tormentone estivo come tanti. 

Amen.