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Ok, ma chi caz*o è Alexander Jakhnagiev, il giornalista dell’agenzia Vista che ha chiesto a Giorgia Meloni se calpesta le formiche in conferenza stampa? E la premier: “Sono disperata…”

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

9 gennaio 2025

Ok, ma chi caz*o è Alexander Jakhnagiev, il giornalista dell’agenzia Vista che ha chiesto a Giorgia Meloni se calpesta le formiche in conferenza stampa? E la premier: “Sono disperata…”
Alexander Jakhnagiev, giornalista e conduttore televisivo di una rubrica sulla settimana politica per conto dell’agenzia di stampa Vista, ha fatto sorridere giornalisti e premier durante la conferenza stampa. La sua domanda? “Presidente, lei calpesta le formiche?” Ma chi è?

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

Una treccia un po’ Pawnee, un po’ Cherokee, un po’ Zen. E poi una domanda che ha alleggerito, decisamente, l’atmosfera durante la Conferenza stampa di Giorgia Meloni, anche se il giornalista era molto serio. Si chiama Alexander Jakhnagiev, ecco il suo intervento per l’agenzia di stampa Vista: “Presidente, intanto buon anno, auguri per il 2025. Mi permetta di farle i complimenti anch’io per la liberazione di Cecilia Sala, per questo importante risultato. L’ultima volta che ho avuto occasione di porle una domanda le chiesi se il suo tempo fosse un tempo lineare o circolare, che è un po’ la distinzione principale nel disegnare il mondo tra la civiltà orientale e quella occidentale; e lei mi rispose che il suo è un tempo cadenzato e che cercava di porre l’Italia come un ponte tra l’Oriente e l’Occidente. Ecco, oggi vorrei farle una domanda molto semplice, spero anche un po’ di orizzonte: presidente, lei calpesta le formiche? Ci fa caso mentre cammina? Le chiedo questo anche perché mi è rimasto in mente un detto popolare che mi diceva sempre mia nonna: quando calpesti le formiche poi piove. Grazie”. Meloni, spaesata, tenta una risposta: “Alexander, io… non lo so. Sono disperata. Se le vedo no, confesso. Poi non le vedo sempre. È la risposta giusta? Non so, che devo di’? Era meglio quella sul tempo lineare e circolare però, lì qualcosa si poteva tentare di inventare. Quando calpesto le formiche, poi piove. Ci starò più attenta”. Della serie: mo me lo segno (cit. Troisi). Ma chi è il giornalista che ha fatto la domanda?

Alexander Jakhnagiev con il presidente Sergio Mattarella
Alexander Jakhnagiev con il presidente Sergio Mattarella
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Prima giovane artista, come suo padre, Ivan Jahnadžiev, a Sofia. Proprio il suo interesse per l’arte lo ha portato a trasferirsi in Italia nel 1998 per continuare gli studi all’Università di Perugia. Fino ad arrivare a Roma, dove continua a dedicarsi alla sua carriera artistica, iniziate ufficialmente nel 1996 con una mostra a Berlino, e che ora conta circa trenta esposizioni. Jakhnagiev si ispira all’avanguardia russa e francese, utilizzando tecniche miste che combinano materiali di recupero con contrasti cromatici audaci, impreziositi da fili d’oro e d’argento. Tra le sue opere più note figura la Colomba della Pace ferita, un’installazione proiettata sulla Basilica di Assisi e, nel 2005, riproposta sulla facciata di Palazzo Valentini a Roma. Un’altra creazione di grande effetto sono state Le Ombre dei Maestri, un’installazione esposta nella metropolitana di Roma, che ha reinterpretato le silhouette di grandi artisti contemporanei. Jakhnagiev ha anche collaborato con i senzatetto di Roma per il progetto Sottosuoli, tracciando le loro sagome su teli e trasformandole in opere esposte presso la stazione Piramide. È invece del 2007 uno dei suoi progetti più discussi, Parabole a Colori, parabole televisive dipinte per contrastare l’inquinamento visivo urbano, un’opera esposta al Cairo nel 2008 presso l’Al Gezira Art Center su invito del Ministero della Cultura d’Egitto. Nello stesso anno, una delle sue opere è stata scelta per il biglietto della Lotteria Nazionale Italia. Il progetto Schiavitù, realizzato nel 2008, ha affrontato temi controversi legati alla libertà e al riscatto sociale.

"La campana dell'amicizia" di Alexander Jakhnagiev, esposta alla Camera
"La campana dell'amicizia" di Alexander Jakhnagiev, esposta alla Camera

Collaborando con alcune prostitute, l’artista ha raccolto i loro pensieri sull’amore e ha utilizzato ritagli dei loro vestiti per creare opere esposte nel mercato di Piazza Vittorio a Roma, luogo simbolico sia della tratta degli schiavi che delle opportunità di riscatto. Nel 2011 Jakhnagiev è stato anche protagonista di diversi eventi all’estero, tra cui la mostra Muro contro Muro presso il Museo di Jaffa a Tel Aviv, mentre in Italia, negli stessi anni, realizza la performance La Campana dell’Amicizia alla Camera dei deputati. In quest’ultima, ha coinvolto i deputati in creazioni pittoriche esposte successivamente a Palazzo San Macuto. Sempre nel 2011, l’installazione Sotto l’Ombrello ha adornato il centro storico di Assisi con 700 ombrelli dipinti sospesi sulle vie cittadine, creando uno spettacolo unico e suggestivo. Temi sociali e arte, dunque, presenti anche in Colori, la trasmissione dedicata all’arte contemporanea trasmessa su Roma Uno, e Camera con Vista su La7, un programma che sintetizza la settimana politica italiana per l’Agenzia Vista.

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