Il Telegraph lo indica come il più progressista di tutti (5/5, unico nel caso) e per molti potrebbe consolidare definitivamente la linea data da Bergoglio. Tra le ipotesi sul successore di Papa Francesco è uno dei più quotati. Il cardinale Luis Antonio Gokim Tagle è una delle figure più influenti della Chiesa Cattolica contemporanea, spesso considerato un papabile progressista e un possibile successore di Papa Francesco. La sua storia personale e il suo percorso ecclesiastico lo hanno reso un punto di riferimento sia per la teologia che per la pastorale globale.
Le origini e la vocazione
Nato il 21 giugno 1957 nelle Filippine, Tagle proviene da una famiglia benestante e multiculturale. Suo nonno paterno apparteneva a un'alta classe sociale filippina, mentre la nonna materna proveniva da una famiglia cinese emigrata nel paese. In gioventù, il giovane Tagle, soprannominato "Chito", aveva inizialmente considerato una carriera in medicina, ma fu incoraggiato a entrare in seminario. Questo evento, che lui stesso ha descritto come una sorta di "battuta" divina, ha segnato il corso della sua vita.
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Formazione e ascesa nella gerarchia ecclesiastica
Tagle ha ricevuto una solida formazione accademica grazie ai gesuiti, studiando presso il Seminario di San José e l'Ateneo de Manila University, dove ha conseguito un master in arti nel 1977. Nel 1982 è stato ordinato sacerdote per l'arcidiocesi di Manila e successivamente ha assunto incarichi di docenza e direzione nei seminari locali.
Il suo percorso accademico lo ha portato negli Stati Uniti, dove ha conseguito un dottorato in teologia nel 1991 alla Catholic University of America sotto la guida di Joseph Komonchak. Il suo lavoro sul tema della collegialità episcopale nella prassi e nella dottrina di Paolo VI lo ha reso un sostenitore della "Bologna School", una corrente teologica che interpreta il Concilio Vaticano II come una rottura con il passato preconciliare.
Questa affiliazione lo ha posizionato tra i teologi più progressisti della Chiesa, portandolo a collaborare per quindici anni con il progetto storico History of Vatican II, diretto da Giuseppe Alberigo.
Ruoli ecclesiastici e influenza internazionale
Dopo il ritorno nelle Filippine, Tagle ha ricoperto diversi incarichi, tra cui vicario episcopale per i religiosi (1993-1995) e parroco della cattedrale di Imus (1998-2001). Nel 2001, Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo della diocesi di Imus. Dieci anni dopo, Benedetto XVI lo ha scelto come arcivescovo di Manila, riconoscendone le qualità pastorali e dottrinali.
Nel 2012 è stato creato cardinale da Benedetto XVI e ha assunto un ruolo chiave nei sinodi dei vescovi, partecipando attivamente ai dibattiti sulla nuova evangelizzazione, sulla famiglia, sui giovani e sull'Amazzonia.
Nel 2015, è stato eletto presidente di Caritas Internationalis, una delle organizzazioni caritative più importanti della Chiesa. Tuttavia, nel 2022, Papa Francesco ha deciso di rinnovare la leadership dell'organizzazione, rimuovendo Tagle dal suo incarico.
Nel 2019, Papa Francesco lo ha nominato prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, una posizione di prestigio che lo ha portato a trasferirsi a Roma. Nel 2020, è stato elevato al rango di cardinale-vescovo, un titolo che ha rafforzato le speculazioni su una sua possibile candidatura al papato.
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Il profilo teologico e pastorale
Tagle è stato spesso descritto come il "Francesco asiatico" per la sua empatia, la sua apertura pastorale e il suo stile informale. Non ha paura di mostrare emozioni in pubblico, di ballare con i giovani o di adottare un linguaggio accessibile nelle sue omelie. Tuttavia, dietro questa immagine affabile, si nasconde un uomo con una raffinata capacità politica e negoziale.
Le sue posizioni dottrinali, sebbene progressiste, presentano alcune contraddizioni. Da un lato, si è espresso con forza contro l'aborto e l'eutanasia, opponendosi a un controverso disegno di legge filippino sulla salute riproduttiva. Dall'altro, ha sostenuto una maggiore apertura pastorale su temi come la comunione per i divorziati risposati e l'omosessualità, chiedendo un linguaggio più inclusivo e meno severo su questioni morali.
Il futuro e le prospettive per il conclave
Il cardinale Tagle resta uno dei principali esponenti del progressismo cattolico e una delle figure più influenti della Chiesa asiatica. La sua nomina a cardinale-vescovo e il suo ruolo nella Curia romana lo pongono in una posizione favorevole per un futuro conclave.
Se i cardinali elettori dovessero optare per una continuità con il pontificato di Francesco e per un papa proveniente dal Sud del mondo, Tagle potrebbe emergere come un forte candidato. Tuttavia, alcune recenti decisioni di Papa Francesco, tra cui la sua rimozione dalla leadership di Caritas Internationalis, hanno sollevato dubbi sulla sua posizione all'interno degli equilibri vaticani.
Indipendentemente dal futuro del conclave, il cardinale Tagle rimane una voce influente nel dibattito teologico e pastorale della Chiesa cattolica contemporanea. Con la sua vasta formazione, le sue capacità linguistiche (parla fluentemente inglese, italiano, tagalog e ha conoscenze di francese, coreano, cinese e latino) e la sua esperienza pastorale globale, continuerà a giocare un ruolo cruciale nel panorama ecclesiastico internazionale.
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