Tha Supreme o Thasup, o meglio il suo Avatar con il disco, se si chiamano ancora così, è primo in classifica. c@ra++ere s?ec!@le (questo il titolo) primeggia in tutte le classifiche, dai vinili a Spotify. Ma l’aspetto su cui vorrei invitare a riflettere non è tanto l’interessante idea musicale, che è notevole e da studiare. Si tratta di un successo da analizzare con attenzione: musica, parole, e persino il tentativo di inventare un nuovo alfabeto, o quanto meno di rendere difficoltosa la lettura alle generazioni precedenti. Operazione che ha destato interesse non solo tra i fans ma anche tra altri artisti, prova ne sono i feats di artisti diversi come Coez, Salmo, Pinguini Tattici, Sfera Ebbasta, Fabri Fibra e altri. Chiaramente anche nel campo musicale, quando il successo è così ampio un ruolo decisivo lo gioca l’aspetto esteriore: fisico, occhi, capigliatura, tatuaggi, scarpe, gioielli, il suo modo di vestire e tanto altro.
Ma Thasup è un Avatar! Infatti, dell’artista rapper di grandissimo successo, nei video ufficiali e nelle piattaforme dove i giovani comunicano, è presente solo con il suo Avatar. Su questo stesso giornale poco tempo fa abbiamo raccontato del successo degli Avatar nel mondo della moda e fashion e dell’interesse del mondo della pubblicità per il Metaverso, delle influencers virtuali o meglio delle modelle virtuali e del recente grande successo delle prime due italiane: Eli e Sofi. Un settore in grande espansione, tanto da interessare i grandi nomi della moda. I primi ad interessarsi al “virtual influencer” sono stati Gucci, Prada, Calvin Klein, Diesel, Benetton. Ecco, il successo musicale di Thasup e dell’album c@ra++ere s?ec!@le è anche e soprattutto il successo di un Avatar.
Il mondo del Metaverso da oggi non ha solamente una star in più, ma il vincitore, il primo in classifica è un Avatar. Non è un caso che settori che per motivi commerciali/imprenditoriali hanno necessità di comunicare con le nuove generazioni siano all’avanguardia nel campo degli Avatar. Nel settore della musica l’utilizzo dell’Avatar è ancora più interessante che in altri settori. In questo caso, è una rappresentazione elettronica dello stesso artista o meglio di come lui vuole mostrarsi al suo pubblico. Come nella moda, questo fenomeno si sta sempre più espandendo anche nel campo della musica. I vantaggi ed i risparmi sono enormi e soprattutto i riscontri nelle generazioni più giovani, grandi frequentatori del Metaverso, sono addirittura migliori. Una tendenza che da embrionale, dopo quel tremendo periodo del Covid, è divenuta esponenziale ed ha segnato un’inesorabile ascesa degli Avatar nel mondo delle nuove generazioni.
I primi a raccogliere successo in Italia sono stati: Federica Carta con Easy, Annalisa con House Party, Populus con House of Keta. I numeri registrati sono da capogiro: più di mezzo miliardo di visualizzazioni sulla piattaforma. Dietro questi successi delle realtà virtuali non ci sono le multinazionali ed i loro super tecnici, ma giovani talentuosi e appassionati che hanno studiato in Italia e all’estero. Dietro Thasup ci sono gli studi professionali di “Movimenti Production” e “Racoon Studios”, interessanti realtà che andrebbero interrogate per capire e farsi consigliare su come si comunicherà con il futuro o semplicemente con i nostri nipoti.
Gli Avatar hanno dimostrato, con questi successi, di avere possibilità di comunicazione e di successi commerciali irraggiungibili con i mezzi tradizionali. Istituzioni, politica, media devono ammettere che colpevolmente hanno perso l’accesso e l’interazione con questa fascia vitale del Paese. Ad esempio: il pezzo +nlfp+ realizzato da Thasup e dagli Psicologi (“Non alzarmi dal letto e rimanere depresso. Risolvere con l’alcol, non lo faccio più”) non sembra forse un tentativo di proposta di dialogo? Grazie al web i giovani con la musica possono sfogare e lasciare in libertà le ansie della generazione post millennials, raccontano la complessità del mondo che hanno intorno con verità e intelligenza artistica. Nei loro brani si racconta la loro condizione sociale, i conflitti con gli adulti e i genitori, le droghe, l’alcol, le istituzioni che non li rappresentano e traumi come depressione, ansia di socializzazione e solitudine. Sarebbe bello, anzi doveroso mandare uno o più Avatar delle nostre conoscenze a cercare un contatto con quel mondo. Forse potremmo riuscirci con grande arricchimento reciproco.