Il testo del decreto Asset 2023 è stato definitivamente approvato dalla Camera, ma la nuova legge sulle auto bianche non piace per niente ai tassisti, che annunciano lo sciopero di 24 ore per il 10 ottobre. Coinvolti i conducenti dei taxi aderenti alle sigle Usb, Orsa e Fast Cofsal. Il decreto prevede per i Comuni capoluogo di regione, sede di Città Metropolitana o di aeroporto, il rilascio di nuove licenze tramite concorso straordinario, nei limiti del 20% di quelle già attive. Per il segretario nazionale di Orsa Taxi Rosario Gallucci, riferisce Today.it, la nuova legge sarebbe “piena di insidie e di pericoli”: “Al bando delle nuove licenze possono partecipare società e privati, e questo per noi rischia di avvantaggiare le multinazionali”. “Inopportuno è la definizione più elegante per questo decreto e ce ne renderemo conto quando con il più classico scaricabarile gli enti locali e il governo si rimpalleranno le responsabilità dell’incremento delle licenze senza nessun dato concreto” fa sapere l’Usb Taxi.
Per i tassisti già in attività, per cui aumenterebbe la concorrenza, non mancherebbero delle agevolazioni: potranno avere delle licenze temporanee da noleggiare o passare a familiari e amici e otterranno il 100% degli incassi dati dal rilascio delle nuove licenze. Da qui nasce, però, anche la protesta dei sindaci, in prima linea Gualtieri, visto che i loro Comuni vengono così privati del 20%. “Il problema dei taxi – spiega a Sky Tg24 il sindaco di Roma – c’è stato principalmente per il boom turistico, per questo ci sono le code. Quindi dobbiamo aumentare le licenze. Il governo aveva detto che ci voleva aiutare, ma il decreto è inutilizzabile perché perderemmo i soldi che vanno ai comuni per la gestione delle licenze. Bisogna quindi fare una bando, ci sono delle procedure da attuare, l’aumento delle licenze non si fa in un attimo”. Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, controbatte che le lamentele sono arrivate quando ormai era troppo tardi. E intanto la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita commenta: “Se i tassisti fossero rapidi a fornire un servizio decente come lo sono a proclamare scioperi avremmo già risolto tutti i problemi. […] Un paese intero sotto ricatto di una categoria, spalleggiata dal ministro Salvini”.