Dopo Alba Parietti, Nancy Brilli e molti altri personaggi dello spettacolo (e non solo) anche Pippo Baudo, storico conduttore del Festival di Sanremo è sceso in campo per dire la sua sulla situazione difficile in cui si trova la Capitale in cerca di tassinari. “I tassisti vogliono essere i dominatori assoluti della città! Non passano, non rispondono al telefono e i call center sembrano fantasmi. Davvero una situazione intollerabile”. Anche Massimo Ghini intervistato da AdnKronos sostiene che la stazione Termini sia diventata come Lampedusa (un paragone che secondo l’attore non vuole essere offensivo), il degrado si unisce al disagio dipingendo così una situazione a dir poco problematica che riguarda non solo i VIP ma anche cittadini e turisti in giro per la città. Anche il drammaturgo Pier Francesco Pingitore si è unito alla polemica sulle auto bianche sostenendo che rientrare a casa, oramai, sia diventato un vero e proprio rebus.
E quindi come si fa ad avere la sicurezza che un taxi ci venga a prendere? Secondo Pippo Baudo l’unica soluzione è chiamare almeno due ore prima: “I tassisti sono pochi e vogliono restare in pochi”. Oltre ai taxi introvabili, l’attesa alla stazione Termini è diventata veramente pericolosa. Già al calar del sole c’è chi racconta di aver assistito, in fila, a sputi e minacce. Questo è il biglietto da visita di Roma, per un pendolare o un turista che desidera visitare la città. Anzichè una foto del Colosseo per rappresentare bene la situazione della metropoli servirebbe un disegno dell’Odissea. Via Marsala, via Giolitti e piazza dei Cinquecento in serata fanno tremare. Per risolvere questo problema non basterà implementare il numero delle corse (si vocifera che il comune si stia attrezzando per fornire nuove licenze e raddoppiare il numero delle macchine), sarà necessario valutare un vero e proprio intervento drastico. Tra turisti, delinquenti, spacciatori, e romani, dove si nascondono le istituzioni?