Come riporta il Corriere della sera, Cristiano Iovino, noto personal trainer delle star e coinvolto nel gossip con Ilary Blasi (l'ex calciatore Francesco Totti lo aveva indicato come amante della moglie) lo scorso 22 aprile è stato picchiato nel cuore di Milano, ma aveva deciso di non denunciare. Secondo una ricostruzione delle forze dell'ordine, il tutto sarebbe cominciato alle 3.30 di lunedì notte del 22 aprile. In via Traiano, vicino a CityLife, alcuni guardiani di un palazzo hanno detto di aver assistito a un pestaggio in strada nel quale circa 8 persone vestite di nero, scese da un van, si sarebbero accanite su una sola persona. A terra c’era Cristiano Iovino, che all’arrivo dei soccorsi avrebbe accettato solo di farsi medicare in loco, mostrandosi impaurito e non a conoscenza delle motivazioni per le quali lo avrebbero aggredito. Iovino per questo motivo avrebbe deciso di non sporgere denuncia ai carabinieri. E così con le nuove norme, senza una querela, l’indagine dei magistrati non può esserci. Questa storia, però, non avrebbe convinto gli investigatori. Motivo per cui il cruento pestaggio è stato poi collegato a un altro episodio avvenuto qualche ora prima al The Club, un locale notturno nel cuore del quartiere Brera, dove sarebbe successo, secondo i filmati delle telecamere e i racconti della security, una furiosa rissa che “avrebbe coinvolto proprio Iovino e Federico Lucia”. Sempre stando a quanto riporta il Corriere, pare che a scatenare il parapiglia sia stato un apprezzamento poco gradito rivolto a una ragazza in compagnia del rapper.
Il giorno seguente sui social si è poi incominciato a parlare di una rissa nel privé del locale tra Fedez, insieme all’amico Jack Vanore, ex protagonista di Uomini e Donne, e un gruppo di 6-7 ragazzi. Secondo alcune voci si sarebbe trattato di una “roba da film americano” con calci, pugni e vetri rotti. Fatto subito smentito proprio da Vanore, che sui social ha negato un suo presunto coinvolgimento. E così la storia sembrava essersi chiusa. Tuttavia, in Procura l’analisi dei video rivelerebbe ben altro. “La rissa tra Fedez e Iovino - come scrive Cesare Giuzzi su Corriere - sarebbe realmente avvenuta e in compagnia del cantante ci sarebbero stati anche diversi ultrà del Milan, nomi pesanti della Curva sud rossonera. Forse gli stessi già protagonisti a inizio aprile di un pestaggio nei confronti di un ragazzo a Motta Visconti, nell’hinterland milanese. Una quindicina di ultrà rossoneri che fanno spogliare e pestano a sangue un giovane, davanti a moglie e figli, sembra per un debito di droga. Un caso che non c’entra nulla con la vicenda Fedez-Iovino ma che dimostra una certa propensione all’uso delle mani fuori dallo stadio di alcuni capoccia della curva rossonera”.
Il pm Michela Bordieri ha così aperto un fascicolo per rissa e lesioni, in attesa di una eventuale querela di Iovino (ha 90 giorni di tempo). E sembrerebbe che compaia già un nome sul registro degli indagati. “Al momento non emergono elementi che colleghino direttamente il pestaggio e gli ultrà che accompagnavano Fedez. Di sicuro — questo è accertato — lui in via Traiano non c’era. Già un mese prima, in occasione di un’altra lite fuori da un locale milanese con il cantante Naska, Fedez era in compagnia di noti ultrà rossoneri che da tempo lo accompagnerebbero a mo’ di bodyguard. In un'altra occasione, lo scorso 6 maggio fuori dal Tribunale di Roma, Fedez si era presentato ad un processo scortato davanti alle telecamere da uno dei leader della curva milanista: Christian Rosiello, istruttore di arti marziali, e 'ombra' di Francesco Lucci, viceré e fratello del capo della Sud Luca Lucci, condannato per droga e diventato famoso per la stretta di mano con l'allora ministro Matteo Salvini. Rosiello è da tempo vicino ai Ferragnez. Già due anni e mezzo fa era stato immortalato mentre 'scortava' Chiara Ferragni al parco con i figli”, continua il Corriere. Sembrerebbe anche che dopo la prima rissa avvenuta nel privé della discoteca, conclusasi con la cacciata di Iovino dal locale, il personal trainer e il rapper milanese abbiano avuto uno scambio di messaggi finalizzati a un incontro riparatore. “Nel frattempo Iovino, grande tifoso laziale, avrebbe chiesto aiuto ad alcuni ultrà biancocelesti a Roma per avere il supporto degli 'amici' interisti visto il gemellaggio che lega le due tifoserie, segno che avrebbe riconosciuto ultrà rossoneri nel gruppo. Anche se sembra che nessuno sia arrivato, o abbia fatto in tempo a farlo, in suo soccorso”.