Qual è il vero problema delle auto oggigiorno? Molti, sicuramente, potrebbero indicare i vari valori delle emissioni e la pericolosità dei gas di scarico dei modelli con motori tradizionali, e quindi termici. Vale a dire quelli alimenti con benzina o gasolio (o Gpl). Beh, a dire il vero i propulsori più moderni, nonostante Paesi come l’Italia posseggano dei parchi auto a dir poco obsoleti, sono piuttosto innocui; visto la necessità di rispettare le imposizioni (sempre più ristrettive) dei vari governi sul tema dell’ambientalismo. Quindi ciò che esce dalle marmitte delle nostre vetture, nonostante i vari allarmismi che spingono verso una transizione sempre più radicale, non è poi così pericolo; o perlomeno non è pericoloso quanto quello che si nasconde dentro i sedili. Infatti, secondo uno studio statunitense, questo riportato dalla testata d’oltreoceano Newsweek, “ben il 99% delle auto contiene anche ritardanti di fiamma potenzialmente cancerogeni nella schiuma dei sedili e in altre superfici interne”…
Secondo la fonte statunitense questi materiali potenzialmente dannosi per la salute sarebbero usati per “soddisfare gli standard di sicurezza stabiliti dalla National Highway Traffic Safety Administration degli Stati Uniti”. Le sostanze presenti, però, sempre secondo quanto riportato da Newsweek, oltre a essere considerate potenzialmente cancerogene, sono addirittura collegate a determinati “problemi neurologici e riproduttivi”. Il grande problema riguarda la facilità in cui queste materie riescono a trasformarsi in gas e a circolare nell’abitacolo delle automobili. Ad analizzare questa caratteristica sono stati i ricercatori dell’Università di Duke, i quali hanno preso in esame centouno vetture prodotte negli Usa dal 2015 in poi. Gli scienziati, dunque, hanno visto come “il 99% conteneva un ritardante di fiamma chiamato tris (1-cloro-isopropil) fosfato, o Tcipp, che è attualmente oggetto di indagine da parte del Programma nazionale di tossicologia degli Stati Uniti come potenziale cancerogeno. La maggior parte delle auto conteneva anche ritardanti di fiamma a base di esteri organofosfati, che sono noti come cancerogeni nell’elenco delle sostanze chimiche della Proposition 65 della California che dovrebbero essere accompagnate da avvisi di cancro e difetti congeniti”. Inoltre, continua Newsweek, “quando il clima è più caldo, aumenta il tasso di evaporazione di queste sostanze chimiche” (cinque volte superiore in estate). Ma la presenza di certi composti all’interno delle auto è in qualche modo giustificabile? A quanto pare no; non solo sono nocive per la nostra salute, ma a quanto pare non sarebbero nemmeno così utili per la sicurezza dei passeggeri: “Riempire i prodotti con queste sostanze chimiche dannose fa poco per prevenire gli incendi per la maggior parte degli usi e invece rende le fiamme più fumose e più tossiche per le vittime, e soprattutto per i primi soccorritori”, ha commentato Patrick Morrison (International Association of Fire Fighters). Guidare, quindi, soprattutto oltreoceano, è molto più pericoloso di quanto si possa pensare, e proprio per questo serve una soluzione immediata: “Andare al lavoro - ha commentato Lydia Jahl, scienziata senior del Green Science Policy Institute (fonte Newsweek) - non dovrebbe comportare un rischio di cancro, e i bambini non dovrebbero respirare sostanze chimiche che possono danneggiare il loro cervello per andare a scuola”.