Nel corso dell’udienza per il processo a carico di Filippo Turetta per l’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, il pm ha letto le chat tra i due, dalle quali emerge un anno vero e proprio anno di terrore. Tanto che Giulia era ormai arrivata al limite: "Sei ossessionato, sei uno psicopatico. Cosa devo fare? Lasciare che tu mi dica cosa fare e quando farlo? Io sinceramente non lo trovo corretto. Mi sto comportando di conseguenza, allontanandoti e allontanandomi perché stai cominciando a farmi paura". Mentre Turetta non faceva altro che rimarcare quanto si sentisse tradito, anche per quanto riguarda gli studi universitari, tanto che le aveva chiesto di rallentare con gli esami per aspettarlo: “Ti farò pentire di tutto il male che mi stai facendo. È una richiesta sensatissima. Le nostre vite vanno di pari passo insieme. Ci laureiamo entrambi a settembre o novembre, ma per farlo mi serve il tuo aiuto negli studi. Tu fai i tuoi esami e io i miei, ma insieme. Mettiti in testa, str*nza, che o ci laureiamo insieme o la vita finisce per entrambi. Smetti di pensare alla tua inutile carriera".
Non solo l’università. Nonostante i due non stessero più insieme, Filippo Turetta pretendeva che Giulia continuasse a mandargli il messaggio della buonanotte: “Per me è fondamentale, è veramente indispensabile. È la cosa che aiuta di più nella vita. Per favore, fallo per me almeno. Dammi un aiuto, non ti costa niente. Senti il mio disperato bisogno, come un povero che chiede da mangiare. Non lo aiuteresti se gli vuoi bene? Come faccio a mangiare, dormire e andare avanti con una botta così in due giorni. Già la buonanotte è tantissimo". Giulia, poco prima di essere uccisa, aveva iniziato a frequentare un altra persona: “Non ci sono più sentimenti da parte mia Pippo”. E questo Turetta non riusciva ad accettarlo: “Non è giusto, se hai un po' di rispetto e amore nei miei confronti. Noi siamo ancora recenti, ci vogliamo bene. Siamo due patatini. Come puoi pensare di frequentare un altro? Che persona ridicola che sei".