A Storie Italiane si è parlato del giallo della morte di Liliana Resinovich, il cui corpo senza vita è stato trovato in un boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, poco distante da dove viveva insieme al marito Sebastiano Visintin. A parlare, e a puntate nuovamente il dito contro quest’ultimo l’albergatrice Jasmina. Secondo la donna, nel periodo immediatamente precedente alla morte di Liliana, i due avrebbero litigato pesantemente: “Io ho aspettato a raccontare queste cose per vari motivi prima di tutto perché dopo la mia discussione con Sebastiano del 18 dicembre, tre giorni dopo la scomparsa di Lily, io sono rimasta molto stupita da quello che mi aveva raccontato, avevo avuto molti dubbi circa il fatto che non voleva andare in giro a chiedere informazioni per trovare Lily. Lui si è arrabbiato per via della mia insistenza perché gli avevo detto che non poteva starsene con le mani incrociate”. E ancora: “Dopo i primi mesi pensavo che la verità su Liliana Resinovich sarebbe emersa, io non ero andata ai suoi funerali per quella telefonata fra me e Sebastiano, io avevo avuto questo riscontro molto negativo perché lui minimizzava la situazione, non si chiedeva mai cosa fosse potuto accadere a Liliana Resinovich. Poi la minaccia: mi ha urlato con la faccia bordeaux, gli occhi spalancati e in modo molto aggressivo”.


Jasmina, che conosceva la coppia da tempo, aveva con loro rapporti d’amicizia “Quando io l’ho chiamato saputa la notizia della scomparsa, lui mi disse che erano una coppia aperta, che lei aveva le sue amicizie e lui le sue. Mi ha detto anche che non l’aveva chiamata perché non voleva disturbarla. Io non dico che Sebastiano è colpevole o che può aver ucciso sua moglie, quello assolutamente no, ma mi è sembrato molto strano il fatto che lui non abbia voluto fare nulla per cercarla, quando ho insistito dicendogli di cercarla lui si è arrabbiato. E lui è scoppiato e in quel momento mi ha detto ‘è stato un incidente’, per poi bloccarsi e dire di essere sotto choc e di non sapere più cosa diceva. Sebastiano sa sicuramente qualcosa, il fatto che non abbia voluto cercarla, magari è perché hanno avuto una discussione poi lei è uscita di casa, è sicuro che sa di più di quanto dice”. E sulla possibilità che non si trattasse di un omicidio: “Io non ho mai creduto che Liliana Resinovich si fosse suicidata, tanto è vero che spesso abbiamo discusso con Sebastiano quando è venuto dopo la morte di Lily, lui scaricava le colpe ad amici e famigliari. Io avevo pensato che lei se ne potesse essere andata da qualche parte, poi dopo il ritrovamento del corpo ho sempre pensato non ad un suicidio”.

