Carlo Mastelloni, ex procuratore, dopo aver ricevuto il sigillo trecentesco dal sindaco Roberto Dipiazza ha commentato il caso della morte di Liliana Resinovich, il corpo senza vita è stat trovato il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, poco lontano da dove viveva insieme al marito Sebastiano Visintin: “Io ho idea che non se ne verrà a capo presto". Un giallo che ha distanza di anni non ha infatti ancora trovato una risposta, tanto che c’è ancora qualcuno che ipotizza possa trattarsi di suicidio, nonostante Liliana sia stata trovata all’interno di sacchi neri del tipo utilizzati per la spazzatura. Proprio per questo è attesa la seconda perizia medico legale sul corpo di Liliana. La domanda a cui si tenta di rispondere è soprattutto una: ma Liliana è morta subito dopo essere scomparsa, o poco prima che il suo corpo venisse ritrovato?
L'ex procuratore: "E' una vicenda triste e privata, i magistrati hanno fatto quello che hanno fatto, adesso si sta rivisitando la questione attraverso le indicazioni del Gip, bisogna vedere quali sono le risultanza, quali errori sono stati fatti". E ancora: “Si parla di suicidio, poi è montata la questione dell'omicidio, con dei segni attraverso l'indagine scientifica e consulenze. E' un caso complicato e anche pietoso perché si vede una persona di mezza età che aveva tanta voglia di vivere, e poi attorno si muovono dei personaggi che vogliono esprimere la loro ambiguità". E sui soggetti coinvolti in ambito sia familiare che amichevole: “Restano sempre un po' abbottonati, c'è qualcosa di fumoso". E sulle ultime analisi: “Quando è passato troppo tempo questi elementi non dico che evaporano, ma...".