Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich, è tornato a parlare, forse per l’ultima volta, nel programma di approfondimento di cronaca Quarto Grado, sollevando nuove inquietudini sulle indagini che riguardano la morte della moglie. In una dichiarazione alquanto sorprendente, ha chiesto una nuova super perizia per fare chiarezza sulle discrepanze tra le consulenze legali, chiedendo una figura super partes che possa trovare incongruenze e risposte definitive. "Ci sono due consulenze completamente diverse" afferma Sebastiano, riferendosi ai pareri contrastanti su cause ed epoca della morte. Il marito di Liliana, che fin dall'inizio ha sempre sostenuto che il corpo non potesse essere rimasto nel bosco per 21 giorni, insiste sul fatto che le lesioni riscontrate sul corpo della donna non sono mai state spiegate in modo convincente. Sebastiano continua a sollecitare risposte, sostenendo che le indagini si sono concentrate troppo su di lui e su altre persone vicine a Liliana, senza prendere in considerazione altre piste. "Ci potrebbero essere altre persone da interrogare", dice, in un richiamo alla necessità di allargare le indagini. Quando gli viene chiesto se sappia di essere indagato, Sebastiano risponde con prudenza, dicendo che sarà compito dei suoi avvocati valutare la situazione.


"Picchiata e uccisa… è un dolore profondo" ha detto, lasciando trasparire tutta la sua sofferenza. La sua speranza, tuttavia, sarebbe quella che finalmente si facesse luce su quanto accaduto, dopo tre anni e tre mesi di indagini. Sebastiano, però, annuncia a sorpresa anche la sua volontà di allontanarsi dai riflettori: "Adesso è il momento di andare per la propria strada". Con tono rassegnato, conclude che non ha più intenzione di partecipare a programmi televisivi e lascia la porta aperta solo per l’attesa di nuove informazioni. Ma non tutti concordano con la sua richiesta di una nuova perizia. La dottoressa Marano, infatti, ritiene che una terza consulenza non serva più, visto che la causa e l’epoca della morte di Liliana sono ormai chiare, con la dottoressa Cattaneo che ha parlato di "elevatissima probabilità" che l’ipotesi dell’asfissia sia la più plausibile. Sebastiano, però, non sembra convinto e si rifà alle conclusioni del suo consulente, il dottor Barisani, che contesta la teoria dell’asfissia come causa di morte, ipotizzando invece un possibile mancamento o una morte meno violenta. La vicenda resta avvolta nel mistero, con nuove piste da esplorare, ma senza certezze…

