È stata dissequestrata la villa di Chiara Petrolini a Vignale di Traversetolo, dove ha seppellito i suoi due neonati appena dopo il parto. La 21enne è accusata di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Al momento, secondo la Procura, non sussistevano più i motivi per mantenere l'abitazione della famiglia sotto sequestro, per questo i carabinieri sono andati a togliere i sigilli della casa, ormai disabitata da mesi. Non solo, la villa era diventata meta di un continuo pellegrinaggio da parte di decine di sconosciuti, tanto che sul cancello della villa non facevano che moltiplicarsi fiori, nastri azzurri, peluche, palloncini in memoria dei due bambini.
Regali che il padre di Chiara ha messo all’interno di sacchi neri, accompagnato dai carabinieri. L'uomo, mentre ripuliva l’accesso alla villa avrebbe gridato così: “Questo non è un cimitero”. Il sindaco di Traversetolo Simone Dall'Orto: “C’era un turismo dell'orrore, con le persone che andavano a farsi i selfie davanti alla casa". La ragazza al momento si trova ancora agli arresti domiciliari nonostante il Riesame, accogliendo il ricorso dalla Procura, abbia disposto il carcere. Tuttavia per rendere esecutiva la misura bisognerà attendere che si pronunci la Cassazione.