Si sta sgretolando sempre più il castello di bugie messo in piedi da Chiara Petrolini, la ragazza che ha sepolto i propri figli neonati nel giardino di casa a Traversetolo. Bugie che la ventiduenne ha raccontato, anche alla sua migliore amica, per nascondere le due gravidanze ravvicinate. Non solo, Chiara ha continuato su questa strada anche dopo la scoperta del cadavere del primo bimbo, tanto che manda un messaggio all’amica per tranquillizzarla: “Mi preannuncia che se mi avessero cercato i carabinieri dovevo stare tranquilla e che era stata lei a fare il mio nome perché ero stata l’ultima a vederla la notte dell’8 sul 9 dopo averla accompagnata a casa”. Il motivo di questa convocazione l’amica di Chiara verrà a scoprilo solo qualche giorno più tardi quando, intercettata dai carabinieri, confessa tutto in lacrime alla madre.
L’amica racconta come hanno trascorso la sera prima che Chiara partorisse: “Credo che abbiamo bevuto un paio di birre a testa, forse Chiara Petrolini ne ha bevuta una in più. Dai messaggi ricordo che abbiamo consumato marijuana, una sola canna in due, a farlo siamo state solamente io e Chiara. Chiara è andata via intorno a mezzanotte, io all’una. Chiara era stanca dal lavoro e non vedeva l’ora di andare in vacanza, quella sera non era ubriaca ma gli occhi le si chiudevano dalla stanchezza”. Un audio che Chiara ha inviato alla sua amica ne conferma la totale estraneità ai fatti: “Comunque io questa notte ho avuto una perdita di sangue da ciclo. Amò lascia stare, giuro sto di merda giuro!”.