Chiara Petrolini ha confessato. La ragazza che ha sepolto i suoi due neonati nel giardino di casa in provincia di Parma ha raccontato cosa è accaduto in quelle ore che, inevitabilmente, hanno cambiato la sua vita per sempre: dal parto di sera tutto da sola alla buca scavata per seppellire il suo bimbo appena nato a mani nude "in dieci minuti". Stessa situazione che si è ripetuta anche un anno dopo. Chiara Petrolini al momento si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio volontario e, in base al suo interrogatorio il gip deciderà se disporre l'arresto della ragazza: "La scorsa volta (interrogatorio dell'8 settembre) mi avete chiesto se avevo già partorito in passato e ho risposto di no. In realtà sì. Un anno e mezzo fa, a maggio, ho partorito. Solo che il bambino non era nato vivo, quindi l'ho sepolto nel mio giardino, come questa volta (il bimbo trovato sepolto ad agosto)".
Chiara ricostruisce quanto successo durante il parto: “È avvenuto di notte, in camera mia. I miei non c'erano, non ricordo dove fossero andati. È durato poco. Quando è nato, ho provato a scuoterlo per vedere se respirava, ma era morto e allora mi è passato per la testa di metterlo nel giardino". Ha avvolto il bambino in una salvietta e si è diretta in giardino: “La buca l’ho fatta io con le mie mani. Dieci minuti, non di più". Una dinamica che andrebbe a confermare il fatto che i suoi genitori fossero ignari di tutto, come traspare anche dalle intercettazioni in Procura, momento in cui la famiglia di Chiara avrebbe appreso quanto commesso dalla figlia: "Quando è successo la seconda volta speravo che non riaccadesse, solo che non riuscivo a dirlo e quindi è successo tutto".