I genitori di Chiara Petrolini, la ventiduenne di Traversetolo in provincia di Parma accusata dell’omicidio premeditato e dell’occultamento di cadavere dei suoi due neonati, erano sconvolti nell’apprendere la notizia di quanto commesso dalla figlia. I tre sono infatti stati intercettati nella sala d’attesa del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma una volta rientrati dal viaggio negli Stati Uniti. Giornata in cui la coppia apprende di essere indagata insieme alla figlia, anche se la procura ha già chiesto per loro l’archiviazione per la loro posizione. Le telecamere nascoste ci rendono i discorsi di quei momenti: “Chiara tu lo sapevi? Chiara dimmi la verità, l’hai buttato tu? Chiara dimmi tutto per l’amor del cielo. Chi è ’sto bambino? Chiara c’entri tu? Ma stai scherzando? Ma cosa hai fatto? Chiara andiamo in galera. Ma come facevi che non avevi nemmeno la pancia? Quel sangue che ho trovato era tuo, non ci credo”. Dopo la scoperta che i bambini sepolti fossero in realtà due.
Chiara racconta ai genitori che non sapeva cosa fare, ma loro non ci stanno: “Ti abbiamo sempre aiutato in tutto. Ma ci sono i genitori, oh. Ma sei deficiente? Così ci hai rovinato la vita. Hai presente adesso che dobbiamo andare via da casa? Anche via dall’Italia. Chiamavamo l’ambulanza e tutto filava liscio e non succedeva niente. Non succedeva niente. Perché a 21 anni si può purtroppo rimanere incinta e avere un bambino, ma non fare queste cose qua. Ste cose qua sono da criminali. Da criminali. Puoi cambiar città. Poi con il lavoro che volevi fare te Chiara. A contatto con i bambini, cioè, brava, il top. Ero così tranquilla e serena. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai ammazzato un bambino”. E quando Chiara confessa alla mamma di aver gettato il cordone ombelicale nel water: “Ma parliamo di un giallo, di un thriller. Signore dammi la forza di reagire a questo perché non ce la posso fare. Io mi domando con che faccia guardo le altre persone adesso in paese? Mi sento morire”.