Continuano ad emergere dettagli sulla macabra storia che vede protagonista Chiara Petrolini, la giovane che ha sepolto i suoi due neonati nel giardino di casa in provincia di Parma: “Mi sono accorta che non gli batteva più il cuore”. Una confessione resa dalla ragazza quasi come se non si accorgesse delle sue parole, come hanno fatto notare i magistrati che si occupano del caso nella richiesta di carcerazione della ragazza: “Chiara ha confessato, involontariamente, di essersi resa conto della vitalità del bambino, tanto che ammetteva che non gli batteva più il cuore. Da questa frase si deduce che in un primo momento Chiara percepiva quel battito e l’anelito di esistere che significava”.
Questo per quanto riguarda il primo parto, invece, per quanto riguarda il secondo bambino: “Ho provato a scuoterlo per vedere se respirava ma era morto, allora mi è passato per la testa di metterlo in giardino. La buca l’ho fatta io con le mie mani”. Tuttavia del primo neonato sono rimaste solamente le piccole ossa dello scheletro, quindi probabilmente non si riuscirà a stabilire con certezza se Chiara nella sua “confessione” abbia mentito o meno. Il secondo neonato stando ai risultati forniti dal medico legale, sarebbe nato vivo: “Riuscì a respirare perché i minuscoli polmoni contenevano tracce di aria».