Andrea Sempio, recentemente iscritto nel registro degli indagati per il delitto di Garlasco, è tornato a parlare in tv, alimentando ulteriori interrogativi su uno degli omicidi più discussi degli ultimi vent'anni. Il caso riguarda l'uccisione di Chiara Poggi, avvenuta nel 2007, un delitto che ha visto per anni protagonista il fidanzato della vittima, Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Ora, però, a tornare sotto i riflettori è Sempio, accusato di concorso in omicidio, con l'indizio di uno scontrino fiscale che sembra complicare la sua versione dei fatti. Sempio, infatti, è stato interrogato in passato riguardo uno scontrino che attesterebbe la sua presenza a Vigevano la mattina del delitto. Un dettaglio che, per molti, potrebbe scagionare o incriminare qualcuno in un caso che è stato più volte riaperto e chiuso. Nella sua ultima intervista a Quarto Grado, Sempio ha spiegato che lo scontrino non ha nulla a che fare con il periodo in cui si sarebbe consumato l'omicidio, definendolo semplicemente una prova della sua presenza a Vigevano in quella giornata. “Quello scontrino era solo per dire che sono stato a Vigevano. Sono andato lì per fare un giro, visto che era agosto e non avevo nulla da fare", ha dichiarato Sempio, cercando di smontare le teorie secondo cui il suo spostamento possa avere collegamenti con il delitto. Durante un interrogatorio nel 2008, Sempio aveva raccontato di essere andato in città per acquistare un libro, trovando però le librerie chiuse. Decise allora di comprare un telefonino, ma le cose non tornano del tutto, come ha evidenziato un test durante Quarto Grado: il distributore automatico che emette lo scontrino oggi registra la targa dell’auto, una funzione che non esisteva nell'estate del 2007.


La difesa di Sempio, affidata all’avvocato Angela Taccia, ha cercato di minimizzare la rilevanza di questo dettaglio, sostenendo che non è stato l'unico a presentare un'alibi in ritardo. Altri, infatti, portarono in procura il biglietto del treno datato 13 agosto 2007 come prova della loro presenza altrove. Intanto, un nuovo passo nel caso si compierà il prossimo 9 aprile, con l’incidente probatorio che vedrà coinvolto il genetista Emiliano Giardina, incaricato dalla Procura di esaminare alcuni reperti mai analizzati, tra cui tracce di Dna rinvenute sotto le unghie di Chiara Poggi. I risultati di queste nuove analisi potrebbero portare a sviluppi sorprendenti, rivelando elementi inaspettati dopo anni di silenzio. Il delitto di Garlasco, che sembrava chiuso con la condanna di Alberto Stasi, ora si riapre, e con esso tornano le ombre su possibili nuovi responsabili o complici. Sempio, che era stato indagato e poi archiviato nel 2017, ora rischia di vedere la sua posizione riconsiderata. A quasi 18 anni dall’omicidio, la verità potrebbe ancora nascondere molte sorprese.

