Quasi diciotto anni dopo, il caso di Chiara Poggi continua a tirare fuori fantasmi e verità nascoste. Questa volta non dalle indagini ufficiali, ma da confessioni taciute troppo a lungo, da messaggi vocali archiviati in qualche telefono e da una testimone che, ora, ha deciso di farsi avanti. Una donna di 48 anni ha presentato una memoria alla Procura di Pavia attraverso il suo avvocato, Stefano Benvenuto. Nelle sue parole, il ricordo di alcune confidenze ricevute all’epoca da Stefania Cappa, cugina di Chiara. Non affetto, né dolore. Ma parole fredde, amare. “Stefania Cappa mi confidò di non essere affezionata alla cugina Chiara Poggi, anzi di non avere particolare simpatia nei suoi confronti. Si avvertiva dell’invidia o del rancore verso la cugina. Le stava antipatica. Diceva: ‘Adesso che è morta tutti a dire che è buona, brava, bella. Non è buona e non è bella’, aggiungendo altre parole offensive”. Secondo la testimone, Stefania avrebbe detto anche: “Loro mi devono vedere che vado al cimitero”, infastidita dalla folla di giornalisti raccolta davanti alla lapide di Chiara. Parole che oggi pesano come pietre, anche perché, stando alla donna, contraddirebbero le dichiarazioni della stessa Stefania, secondo cui avrebbe avuto “un ottimo rapporto” con la cugina uccisa.


Il nome delle gemelle Cappa, Stefania e Paola, non è nuovo al caso, ma negli ultimi giorni è tornato a circolare con prepotenza. Tutto parte da un “supertestimone” intervistato da Le Iene, che racconta di una donna incontrata in ospedale. Questa gli avrebbe riferito di aver visto Stefania “agitata, intenta a entrare nella vecchia casa della nonna con una borsa pesante”. Una scena che, a suo dire, l’aveva colpita perché “le gemelle non erano mai state viste lì prima” e perché “Stefania era nel panico”. Poi, il dettaglio inquietante: il rumore di qualcosa gettato nel canale. La trasmissione ha mandato in onda anche alcuni vocali di Paola Cappa. In uno di questi, dice: “Io non ho mai aperto bocca, però arriverà il giorno che la apro. Voglio essere pagata fior di milioni… però dirò tutto, tutto, tutto, tutto”. Parole che mescolano rabbia, tensione e quella sensazione di sapere qualcosa in più. E ancora, Paola accenna a un presunto tentativo degli investigatori di convincere la sorella a incastrare Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata. In un altro vocale parla proprio di Stefania: “Sta malissimo, quando si parla di Chiara va fuori di testa”. Per ora, le cugine non risultano indagate. Ma a Garlasco, il silenzio non fa più rumore…

