Fedez fa incazzare il Codacons, denuncia il direttore di MOW, si fa operare per un tumore endocrino al pancreas e posta la foto su Instagram. Fedez, a ragione, se la prende con Esse Magazine quando un’intervista si trasforma una serie di attacchi sconclusionati alla sua persona, portando una (noiosissima) chiacchierata di due ore al centro dell’attenzione mediatica. Questa è la sua performance, è il suo lavoro. Lavoro che, nell’intervista sopracitata, spiega senza grossi misteri essere una cosa soltanto, ovvero l’intrattenimento. E quindi dischi, polemiche, marketing, idee, programmi tv. Fedez è un intrattenitore, uno showman, e tutto quello su cui mette la faccia finisce nel dibattito pubblico. Fa il lavoro dei sogni di giornalisti d’opinione come Selvaggia Lucarelli e Massimo Gramellini, ma rispetto a loro è il Marchese del Grillo mentre lancia monete bollenti ai poveretti sotto al davanzale.
Oltretutto, ogni polverone smosso da Fedez e consorte diventa una controversia su cui spingere: c’è sempre qualcuno pronto a dirgli che è uno stronzo e, puntualmente, quel qualcuno lo fa senza cognizione di causa. Fedez regala soldi con la Lamborghini? Che si compri una Tesla. Fedez parla di libertà con il cappellino Nike al primo maggio? Che abbracci la coerenza. Tutta questa roba, per chi lo apprezza e chi lo critica, è carburante pregiato. Chili di carbone da buttare dentro ad una locomotiva lanciata a tutta velocità: engagement sui social, pagine di giornale e, in sintesi, soldi per tutti, amici e nemici.
Se sei cresciuto senza le sue canzoni nelle orecchie e la planimetria della sua casa ben fissata in testa è un personaggio difficile da apprezzare. È difficile perché è un paradosso, il prototipo perfetto della destra liberale col mito di Berlusconi che attacca Renzi e Salvini con lo smalto sulle unghie. Lui però non lo nasconde, lavora per dare contenuti al suo pubblico e per tenere alta la narrazione. Fedez, uno potrebbe scordarlo, lavora nel mondo dello spettacolo. E lo fa meglio di chiunque altro in Italia.
La puntata 85 di “Muschio Selvaggio Podcast”, caricata su YouTube e schizzata subito in tendenza, è un’ora di intervista con Belen Rodriguez al microfono. Scorre bene, ha un grandissimo ritmo, è tutto quello che dovrebbe essere (ma non sarà mai) uno show in prima serata come Che Tempo Che Fa: è leggero, però non banale. Belen cita Comizi d’Amore di Pier Paolo Pasolini per dire che la televisione è vecchia, che siamo regrediti. È un bel momento. L’apice dell’intervista, girato su tutti i giornali, è il momento in cui (al minuto 20:45 circa del video sopra) Fedez chiede a Belen Rodriguez di OnlyFans, raccontando che assieme a Chiara Ferragni ha pensato di aprire un profilo: “L’idea è pubblicare solo foto dei suoi piedi, poi magari il ricavato lo diamo in beneficienza. Se a uno piacciono i piedi non c’è niente di male”. Poi si alza e va a pisciare, è un grande colpo di teatro. Quando torna riprende il discorso: “Devo dire l’onesta verità? Per lavoro - ride - mi sono abbonato a dei profili per vedere come funzionava, perché a Muschio Selvaggio abbiamo intervistato una ragazza, Riae, che ha un profilo. Avevo fatto l’abbonamento al profilo di Tyga, è un rapper con un cazzo enorme. È un rapper che su OnlyFans fa il pornoattore. Dovresti farlo - dice a Belen - e vedere cosa succede”.
Poi l’intervista procede, ma i titoli dei giornali sono tutti qui: Fedez paga OnlyFans per vedere il cazzo di Tyga. Fedez chiede a Belen di aprire un OnlyFans. Fedez pronto a vendere le foto dei piedi di Chiara Ferragni su OnlyFans per dare tutto in beneficienza. Ne aggiungiamo uno: Fedez, ad oggi, è il numero uno dell’intrattenimento italiano. Nessuno fa uno show così, nessuno catalizza così l’attenzione mediatica. Se dice qualcosa, lo devi scrivere. Se fa qualcosa, che tu sia il Corriere della Sera o il TG di Mentana, lo devi raccontare. E lui è lì, sul davanzale, con un piatto di monete bollenti per chi aspetta.